Atri, con un coltello minaccia di uccidere moglie e figli: il giudice lo “caccia” di casa

Atri. Minaccia di uccidere, con un coltello da cucina, moglie e figli perché “così mi dice il diavolo”.

 

Un uomo di 42 anni, in applicazione di un provvedimento firmato dal gip del tribunale di Teramo (Marco Procaccini, pm Enrica Medori), è stato allontanato dalla propria abitazione per maltrattamenti in famiglia. La misura personale è stata eseguita ieri sera dagli agenti della polizia di Atri.

Tutta la vicenda ha preso forma qualche giorno fa, quando la volante del commissariato, assieme al personale del 118, è intervenuta in un’abitazione della cittadina ducale dove l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, brandendo un coltello da cucina, minacciava di voler uccidere moglie e figli.

L’episodio ha consentito alla polizia di ricostruire una serie di situazioni pregresse, nelle quali l’uomo avrebbe manifestato violenze fisiche e psicologiche nei confronti della consorte, soprattutto quando era ubriaco.

Gli episodi, soprattutto nell’ultimo periodo, avevano assunto connotati di particolare gravità a causa anche dei recenti problemi economici della famiglia, che avevano indotto l’uomo ad eccedere sempre di più nel bere.

 

La denuncia scattata nei confronti del 42enne ha poi aperto la strada ai provvedimenti successivi: con l’audizione di parenti e vicini di casa e l’applicazione della misura cautelare che prevede l’allontanamento da casa e il divieto di avvicinamento a moglie e figli, restando ad una distanza non inferiore ai 500 metri.

 

 

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