Alba Adriatica, quartiere della stazione senza un progetto: mancano decoro e sicurezza urbana

Alba Adriatica. Nel dibattito politico, e che prefigura anche confronti di natura elettorale, oramai alle porte, entra il tema del quartiere della stazione ferroviaria.

 

Tra palazzi con “sogni di cemento”, che con il passare degli anni sono diventati buoni per essere affittati, a prezzo maggiorato, a stranieri, clandestini, prostitute e delinquenti.
E’ questa la posizione del comitato civico Siamo Alba.

Un quartiere sempre più immerso nel degrado, senza una prospettiva e un progetto e poi succede che il luogo più frequentato di Alba, da pendolari, studenti e turisti, diventa il luogo meno attenzionato in termini di investimenti per il decoro urbano e quello più pericoloso per la frequentazione di balordi e spacciatori con frequenti episodi di microcriminalità, l’ultimo accaduto è a un nostro cittadino mentre effettuava un prelievo all’ufficio postale”, si legge in una nota.

“Ignorare la necessità di un’attenta opera di recupero urbano, crea ambienti dove gli immobili si svalutano, con la conseguente concentrazione di realtà sociali emarginate.
O si affrontano i lavori nella sua totalità, includendo con degli interventi il quartiere con la città seguendo una logica, oppure è inutile.

Non si lavora in un territorio per piccoli spazi, ma per sistemi con un coinvolgimento delle Istituzioni e con interventi e risorse adeguate atte al rispristino della sicurezza e del
decoro del quartiere.
Nonostante le promesse mai applicate, oggi c’è un’amministrazone che nel quartiere della stazione ferroviaria ha generato solo il vuoto per mancanza di progettualitò in termini di decoro urbano e sicurezza”.

Impostazioni privacy