Alba Adriatica, lo spiaggiato va rimosso subito: la richiesta della Regione che fa discutere

Alba Adriatica. Lo spiaggiato che si è accumulato sul litorale dopo l’ultima mareggiata deve essere rimosso, anche in tempi brevi. A richiederlo è la Regione al Comune di Alba Adriatica in una nota trasmessa nei giorni scorsi.

 

L’invito ruota attorno ad un aspetto logistico: il cantiere legato alla collocazione della radente (i massi a protezione di quello che resta della spiaggia nord), che ancora deve essere nella sostanza chiuso. Soprattutto in ordine alle attività di livellamento della sabbia che nel frattempo è stata accumulata in quella zona. Sabbia di cava che deve essere rimessa nella zona dell’intervento.

La richiesta della Regione, pur nella legittimità perché il cantiere deve essere chiuso una volta ultimati i lavori, però offre spazio ad alcune riflessioni. In primo luogo il grosso quantitativo di spiaggiato presuppone dei costi a carico del Comune di Alba Adriatica (stimati in 140mila euro) e l’Ente ha già chiesto una compartecipazione finanziaria alla stessa Regione, aprendo anche un confronto in seno all’Unione dei Comuni, visto che rifiuti e detriti ammassati sulla spiaggia, arrivano dal Vibrata. E anche i recenti lavori su pulizia del corso fluviale non hanno previsto la rimozione delle canne, che ora sono arrivate sulla spiaggia.

Mantenere lo spiaggiato sulla riviera, come ha fatto notare qualcuno, rappresenterebbe una sorta di protezione, anche se minima, di fronte alle potenziali mareggiate ancora nelle corde del periodo invernale.
E sotto questo aspetto spalmare ora la sabbia accumulata a ridosso del cantiere potrebbe non essere efficace, per il rischio di mareggiate. E se alcuni balneatori della zona sud e a Tortoreto hanno creato dune artificiali nel periodo invernale, in questo caso si agirebbe in maniera diversa. Poi c’è anche la questione della rimozione della radente prima della stagione estiva.

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