Alba Adriatica, che fine ha fatto il piano demaniale? La zona nord torna a farsi sentire

Alba Adriatica. Serve capire, e in fretta, che vocazione dare al tratto nord del litorale di Alba Adriatica, quello che da tempo convive con l’emergenza erosione.

 

E se da un lato il comitato che ha raccolto, durante l’ultimo scorcio d’estate, oltre 3mila firme, e nei prossimi giorni sarà costituito ufficialmente per dare forma e sostanza alle richieste degli operatori, sul tavolo gravitano anche altre questioni. La prima è quella del nuovo piano demaniale. Strumento atteso da tempo, oggetto di confronto anche in campagna elettorale, ma anche al momento ancora stenta a prendere forma. “Siamo in attesa di conoscere lo strumento di pianificazione degli arenili”, commenta Ivan Lazzarini, “operatore balneare della zona nord, “ ma non sappiamo nulla.

 

I concetti di partecipazione e di confronto, sbandierati in campagna elettorale, su questo aspetto non si intravedono dopo oltre due anni della nuova amministrazione e ci saremmo attesi un confronto con gli operatori per capire quale vocazione dare a questa zona”. Nel ragionamento dell’operatore balneare, emergono anche altre questioni su richieste avanzate di recente: riduzione della tassa dei rifiuti e dei canoni demaniali per effetto dell’erosione che a queste latitudini ha azzerato ampi tratti di litorale e che chi ora si trova in difficoltà nel far fronte ai pagamento.

 

Anche su queste richieste, nessuna risposta è arrivata, e gli operatori si lamenta una scarsa attenzione. Una battaglia che si sviluppa su due fronti, dunque, perché oltre a delle questioni sul tappeto da tempo c’è anche la nascita del comitato che avanzerà anche proposte immediate e chiare per tutelare la spiaggia.

 

Lazzarini, in ogni caso, non lesina stoccate all’intera politica cittadina, dalle scelte fatte alle prese di posizione anche della minoranza. “Durante le ultime settimane la minoranza ha polemizzato su un tratto di spiaggia libera”, aggiunge, “ ma nulla è stato detto sul fatto che sono stati concessi degli ampliamenti anche a sud dalla pineta, che non ha erosione. Una situazione che conferma, al momento, che il territorio costiero sembra viaggiare a velocità diverse e nel nuovo piano demaniale dei rimedi andranno previsti per riequilibrare il tutto”.

 

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