Teramo, approvato il progetto per sistemare le rotatorie di via Po e di piazza Garibaldi

Teramo. In questi giorni è in corso di approvazione da parte della giunta municipale una importantissima delibera che sana una situazione di provvisorietà protrattasi per anni e che interviene sulla viabilità cittadina, assicurando due interventi che porteranno benefici al traffico e alla sicurezza stradale.

Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Cavallari, é stato approvato un progetto per la sistemazione definitiva di due rotatorie, da anni tracciate solo con segnaletica a terra e barriere movibili in plastica: quella di via Po, all’incrocio con via Fonte Regina, e quella di piazza Garibaldi, in prossimità di Ponte San Gabriele.

Sarà possibile realizzare le opere grazie al recupero dei residui di un finanziamento regionale di 3.200.000 di euro destinato alla riduzione di agenti inquinanti; la verifica di tale finanziamento, ha consentito di giungere ad una nuovo quadro economico e di individuare residui pari a €380.000, appunto la somma necessaria per la realizzazione delle rotonde. In entrambi i casi, oltre alla realizzazione delle rotatorie, con l’installazione di opere consolidate e del tappetino d’asfalto, si provvederà a definire gli elementi complementari, quindi i marciapiedi per i tratti che collegano la stessa con le vie adiacenti, e la specifica segnaletica.

“Saniamo, come già accaduto per altri interventi, una ferita che da troppo tempo affliggeva la nostra città – dichiara l’assessore Giovanni Cavallari -. Con il lavoro di rimodulazione dei residui del finanziamento, possiamo finalmente intervenire su punti nevralgici del traffico cittadino, agevolando di conseguenza la mobilità, garantendo maggiore sicurezza anche per i pedoni e non da ultimo conferendo decoro a due snodi urbani che apparivano decisamente inadeguati e impropri per il rango di città che ci compete”.

Per quanto attiene la rotatoria di piazza Garibaldi-ponte S. Gabriele, la stessa si andrà ad intersecare con i lavori di messa in sicurezza del ponte evitando, di fatto, maggiori oneri per il Comune e un’interazione concentrica sul raggiungimento degli obbiettivi di restituire maggiore sicurezza e funzionalità ad entrambe le opere.

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