Teramo, a spasso nel parco fluviale. Tra barriere architettoniche e ‘risalite’ impossibili

cartello_ascensoreTeramo. A spasso nel parco fluviale di Teramo, in una assolata domenica pomeriggio di marzo. Si respira aria pulita, lontani dallo smog e dagli scarichi delle auto, tra amanti della corsa all’aria aperta, cani che scondinzolano sul prato verde e famiglie con i loro bambini. Un quadretto perfetto, insomma. La classica passeggiata salutare. Ma…c’è un ma.

Arrivati, infatti, all’altezza del percorso agility dog, proprio nei pressi del parcheggio San Gabriele, si fanno largo i primi problemi e tanti punti interrogativi. L’obiettivo è risalire verso la circonvallazione, all’altezza della Asl. Seguiamo il sentiero e ci troviamo davanti due ascensori. Benissimo…anzi no. L’accesso, infatti, è riservato esclusivamente agli automobilisti che hanno parcheggiato la loro auto.

passeggino_scale“Per chiamare l’ascensore” si legge su un cartello “inserire il biglietto o la tessera a scalare nella fessura della colonnina”. E chi, invece, vuole semplicemente risalire dal parco fluviale? Ci sarà un’altra via d’uscita, no? Certo…ci sono le scale! Già…e i disabili? E le mamme con i passeggini? Nella migliore delle ipotesi, si fa ricorso alle proprie braccia: passeggino in spalla e su per le scale. Soluzione possibile, però, solo se si è accompagnati. Se la mamma in questione è sola con il suo piccolo, non le rimane altro da fare che tornare indietro o proseguire lungo il percorso, sperando in una via d’uscita più accessibile.

Ha senso tutto questo? Di chi è la responsabilità? Sono gradite risposte. Grazie.

 

Marina Serra

 


 

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