Giulianova, riunione con la proprietà ex Sadam per il secondo lotto: ‘niente grattacielo da 50 metri’

Giulianova. Riunione in Comune nel tardo pomeriggio di ieri, voluta dal sindaco Francesco Mastromauro e dall’assessore all’Urbanistica Fabio Ruffini con la proprietà dell’area ex Sadam relativamente al secondo lotto degli interventi.

“Un incontro – dichiarano sindaco e assessore – molto positivo e proficuo che ha permesso di concertare, unitamente alla maggioranza politica rappresentata dai capigruppo presenti e dal presidente della Commissione urbanistica, le modifiche e le integrazioni da apportare alla convenzione, ormai scaduta, tesa a tutelare ancora di più l’interesse del pubblico rispettando pur sempre l’iniziativa privata. La proprietà, infatti, con nostra grande soddisfazione ha accolto l’appello rivolto da questa Amministrazione rinunciando di fatto alla realizzazione del grattacielo di 50 metri che aveva contraddistinto, tra le altre cose, il piano di recupero adottato nel 2008. Questo significa che la proprietà rinuncerà agli oltre 5.000 mq. di attività ricettiva e convegnistica. Altro punto trattato, ed egualmente di fondamentale importanza, è la concertazione di tutte le opere di urbanizzazione, sia interne sia esterne allo stesso comparto edificatorio, da realizzare in tempi brevissimi rispetto all’approvazione della nuova convenzione e che riguardano tutta una serie di infrastrutture e sottoservizi già concertati con la Ruzzo Reti, cioè reti delle acque bianche oltre a quelle delle acque nere. Si risolveranno così, una volta per tutte, i noti problemi di allagamento di una vasta area comprendente via Trieste e le strade limitrofe a causa delle reti ormai ampiamente sottodimensionate ma anche vetuste”.

“Altro nodo cruciale – proseguono Mastromauro e Ruffini – ha riguardato l’impossibilità, ormai anch’essa obiettiva, della conservazione dell’immobile da destinare all’archeologia industriale, cioé l’imponente struttura del dismesso zuccherificio. Si è discusso della necessità della sua demolizione e ricostruzione sulla stessa sagoma mantenendo tuttavia parte della memoria storica dell’attività industriale ma soprattutto della necessità che al suo interno siano esattamente individuati sia i locali della futura sede della farmacia comunale, sia la struttura teatrale che dovrà evidentemente essere realizzata dalla proponente rispettando gli standard tecnici che la rendano degna di questo nome così da poter finalmente ridare alla città una nuova stagione culturale”.

“Ebbene – concludono sindaco e assessore – anche in questo caso la proprietà si è dichiarata disponibile ad accettare le nostre proposte impegnandosi a procedere, come primo atto di intervento urbanistico, alla costruzione della struttura che appunto ospiterà il teatro ma anche della piazza antistante la via Trieste dando quindi un ulteriore impulso alla riqualificazione di quell’area che per quarant’anni è stata contraddistinta dal più totale e ampio degrado. La quadratura quindi, a seguito di questo incontro, è stata trovata. Occorrerà beninteso istruire la pratica per portarla in Giunta prima, e in Consiglio comunale poi”.

 

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