Terremoto Abruzzo, sicurezza delle scuole: l’ufficio per la ricostruzione presenta il piano (SERVIZI/FOTO)

La sicurezza degli edifici scolastici al primo posto.

Senza mezzi termini e senza tanti giri di parole il direttore dell’ufficio regionale per la ricostruzione, l’ingegner Marcello D’Alberto, ha posto l’argomento in primo piano e fuori programma in occasione del vertice in corso all’Università di Teramo che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’organismo creato dalla Regione.

Presenti il Governatore Luciano D’Alfonso e i 23 sindaci e amministratori dei Comuni inseriti nel cratere a cui l’ufficio per la ricostruzione nei giorni scorsi aveva inviato le schede per l’accertamento dello stato del patrimonio di edilizia scolastica. Schede che dovranno essere riconsegnate a stretto giro, per mercoledì perché venerdì poi bisognerà inviare la documentazione a Vasco Errani, commissario per la ricostruzione.

Due i filoni che saranno seguiti. Il primo, l’adeguamento delle strutture scolastiche danneggiate dagli eventi sismici dei mesi passati ma che possono essere sistemate in tempi rapidi in vista del prossimo anno scolastico. L’altro filone è quello degli edifici da ricostruire ex novo in loco o in altro sito, dimostrando nel contempo la convenienza economica dell’intervento rispetto ad un intervento di ristrutturazione.

Inoltre, altro criterio non di secondo piano è capire se ricostruire o adeguare gli edifici scolastici possa corrispondere anche alle aspettative della popolazione. Un passaggio sottolineato dal Governatore della Regione per evitare che l’investimento possa alla fine risultare una cattedrale nel deserto. D’Alfonso ha chiesto tempi rapidi e soprattutto la massima collaborazione da parte dell’ufficio per la ricostruzione.

I sindaci del cratere sono speranzosi e fiduciosi. Il primo cittadino di Isola del Gran Sasso Roberto Di Marco pone l’accento sull’importanza della messa in sicurezza delle scuole. Senza le strutture adeguate per le attività didattiche, le famiglie scelgono di andare via. Il territorio si svuota.

Ci sono aree come quelle di Isola e di Montorio al Vomano che stanno vivendo una lenta emigrazione verso territori costieri. Puntando sulle scuole e sulla ripresa delle attività produttive, su cui l’ufficio per la ricostruzione ha posto particolare attenzione, i Comuni del cratere potranno tornare a vivere. Per quei Comuni inseriti nel doppio cratere, ovvero che sono stati danneggiati anche dal sisma dell’aprile del 2009, ci sarà un allineamento delle procedure e delle risposte che dovranno essere date dagli organi istituzionali competenti.

La perimetrazione dei nuclei a valenza storica e la micro-zonizzazione sismica dei 23 Comuni del cratere gli altri argomenti affrontati. Ma a tenere alta l’attenzione è stato l’argomento iniziale sulle scuole. E i progetti, sia per la ristrutturazione e adeguamento, sia per la ricostruzione ex novo dovranno essere presentati nell’arco di pochissime settimane.

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