Teramo, riapertura scuole scaglionata: nuova classificazione degli edifici

Tanta confusione e notizie che non tranquillizzano affatto le famiglie. Non ci sarà un’apertura unificata nella città di Teramo che vedrà domani tornare in classe solo i ragazzi di tutte le scuole superiori ad eccezione del Milli, dove bisogna completare il trasloco delle aule dal secondo al primo piano, con il rientro posticipato di un giorno. Nel liceo di via Carducci, infatti, anch’esso certificato come tutte le scuole superiori in categoria A, c’è stato un problema relativo a delle infiltrazioni d’acqua da sanare.

Per le scuole di competenza comunale, invece, bisognerà aspettare ancora un giorno. La campanella, infatti, tornerà a suonare giovedì per la maggior parte degli istituti, sebbene ce ne siano alcuni che resteranno chiusi ancora fino a data da definire per il completamento dei lavori imposti dalla Protezione Civile che ha effettuato i sopralluoghi.

Riapriranno dopodomani, dunque, tutte le scuole tranne Piano della Lenta, via Diaz, Risorgimento, Gammarana, Colleatterato Basso, Piano D’Accio mentre saranno chiuse le palestre della Zippilli, Noé Lucidi, Molinari, Giovanni XXIII e Villa Vomano, la cui riapertura verrà comunicata nei prossimi giorni (vedi elenco completo).

Dopo la bocciatura della Risorgimento, unica in categoria E, c’è un giallo per la De Jacobis che, classificata in categoria C, secondo quanto riferito dai tecnici comunali e dagli assessori Franco Fracassa e Francesca Lucantoni nella Commissione di oggi pomeriggio, riaprirà regolarmente nella sua sede giovedì, mentre per il sindaco, contattato telefonicamente dai genitori del Comitato scuole sicure sarà posticipata di qualche giorno. Quasi certo, infine, il rientro in classe entro la fine della settimana dei bambini della Risorgimento che dovrebbe essere trasferita temporaneamente al Parco della Scienza.

Ma a preoccupare i genitori, che si sono riuniti nel pomeriggio nell’Auditorium proprio al Parco della Scienza, sono i risultati dei sopralluoghi che vedrebbero declassati alcuni istituti considerati resistenti e che, invece, dopo le ultime verifiche, sono stati ricondotti alla categoria B. Valutazioni che necessitano di spiegazioni chiare e che molto probabilmente il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, di ritorno proprio in queste ore da Roma, vorrà dare già domani per riportare serenità in un momento nel quale ogni minimo allarme diventa un macigno.

E mentre continua incessante la richiesta dei Musp, il Comitato genitori ha sottolineato come sia fondamentale ora continuare a lavorare tutti insieme per pretendere un reale cambiamento da parte delle istituzioni, seppure con la consapevolezza che ciò non avverrà nell’immediato.

Vogliamo avere la garanzia che le verifiche sismiche”, ha detto Leda Ragas, portavoce del Comitato, “vengano fatte bene, nei tempi previsti e con la massima trasparenza. Per questo abbiamo scritto una lettera al sindaco, al presidente della Provincia e al Prefetto chiedendo loro di continuare a cercare soluzioni alternative, ponendoci al loro fianco in maniera propositiva nella ricerca delle stesse”.

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