Pescara, emergenza carcere: la politica si mobilita per il San Donato

Pescara. Dopo gli ultimi, gravissimi episodi avvenuti al San Donato, la politica locale si mobilità per affrontare le criticità del carcere di Pescara.

Stamattina il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli e quello comunale Piero Giampietro hanno visitato la struttura: “Dovrebbe accogliere circa 200 detenuti”, riferiscono, “ma in realtà ne accoglie più del doppio mentre la pianta organica prevede la presenza di 170 agenti. Nei fatti sono un centinaio effettivi, considerato che molti sono in malattia o in distacco. Divisi su tre turni, anziché su 4, sono costretti a svolgere diverse mansioni simultaneamente. Nel 2020 la previsione della dotazione organica del carcere di Pescara potrebbe arrivare a 200 unità, ma esattamente la metà è quella che presta servizio. Molti agenti sono anche prossimi alla pensione e ciò significa che senza un’alternanza a breve il loro bagaglio di conoscenze non verrà trasferito ai nuovi che arriveranno. Negli ultimi anni sono già andati in pensione circa 50 agenti e di questi 30 da due anni a questa parte”.

“Occorrerà tempo per le assunzioni”, proseguono, “ma intanto è forte la richiesta di una diversa organizzazione del lavoro, possibile ad esempio con la diminuzione dei posti di servizio fino a che il numero del personale non torni a livelli accettabili. Ma ci sono altri casi che potrebbero essere affrontati e risolti. Uno su tutti riguarda proprio il nosocomio pescarese che ha all’ottavo piano ha un reparto dedicato ai detenuti. Capita però che questo non venga utilizzato per carenza di infermieri e così si verificano due distorsioni evidenti. La prima: ogni detenuto deve avere una scorta di due agenti, che sui 4 turni quotidiani richiede la presenza di 8 agenti. Se i detenuti fossero tutti ricoverati presso il reparto a loro riservato basterebbero 8 persone per tutti”.

Intanto, il presidente della commissione sicurezza del comune di Pescara, Armando Foschi, ha convocato un incontro,domani alle ore 16:30, con le organizzazioni sindacali rappresentanti gli agenti della polizia penitenziaria per avere contezza delle condizioni all’interno della casa circondariale alla luce dei recenti episodi di autolesionismo di alcuni detenuti e delle aggressioni al personale. “Come capogruppo della Lega al comune mi reputo soddisfatto del lavoro svolto dai consiglieri, dal presidente della commissione sicurezza  Armando Foschi e dal presidente della commissione politiche sociali Maria Rita Carota,attendo l’esito dell’incontro con le organizzazioni sindacali degli agenti per porre,eventualmente, delle richieste agli organi competenti”aggiunge Vincenzo D’Incecco.

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