Montesilvano, Pd: “Illegittime le delibere su centro storico e Piano particolareggiato”

Montesilvano. Due delibere di Giunta che riguardano l’urbanistica sono state al centro della conferenza stampa organizzata dal Pd di Montesilvano, in piazza Osvaldo Galli, per denunciare la presenza di alcune illegittimità.

Si tratta della delibera di Giunta n. 53 Adozione P:R.P.E. Centro storico e della delibera di Giunta n. 281Variante Piano Particolareggiato n. 1:

“La mancanza di titolarità per deliberare un atto di variante urbanistica, che come prevede la legge dovrebbe coinvolgere il Consiglio comunale, stava per passare inosservata”, afferma il Pd “e colpisce come proprio la piazza Galli del Colle sia tagliata fuori dal progetto di riqualificazione di uno dei borghi autentici d’Italia, per un piano che non prevede, tra l’altro, nessun provvedimento per il poco distante e ormai abbandonato Auditorium Sciarretta, inaugurato dall’attuale Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, a quei tempi Ministro della Difesa(aprile 2000)”.

Stesso identico discorso per la delibera di Giunta n.281: anche in questo atto sono presenti illegittimità amministrative; infatti la materia può essere discussa solamente dal Consiglio comunale, la Giunta può approvare in ambito di urbanistica solamente atti d’indirizzo. L’area interessata è quella di grande pregio nella zona dei grandi alberghi”.

“Dopo analisi tecniche, emergono non poche anomalie. Una modifica dei confini poco chiara, gestione e cambi d’uso molto opinabili delle volumetrie edificabili,luoghi per il posteggio auto quasi scomparsi, verde per parchie arredo urbano ridotto, e al tutto si aggiunge lo strano,quanto rischioso, escamotage di rendere pubblico il parcheggio del Palacongressi al fine di recuperare spazio e far ridare, forzatamente, tutti i conti”.

“L’Amministrazione deve assolutamente fare chiarezza sul come e sul perché si è arrivati a queste soluzioni. Come Partito Democratico riteniamo certe scelte politicamente sbagliate oltre le illegittimità dell’approvazione, quanto meno si poteva discutere e valutare anche altre proposte”.

“Come quella per viale d’Andrea, che prevedeva la realizzazione di un anfiteatro in un’area turistica con parchi attrezzati e fabbricati a uso negozi, una parte dei quali in concessione ai venditori extracomunitari in regola, favorendo un recupero sociale e urbano di una zona spesso al centro di polemiche e problemi irrisolti”.

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