Consiglio Provinciale a Pescara: Ambiente, scuola, inquinamento elettromagnetico e acqua pubblica

provincia_pescaraPescara. Lo stato dell’arte sulle trattative per la nuova sede dell’istituto Alberghiero, il problema dell’inquinamento dell’aria in importanti Comuni della provincia di Pescara, il regolamento per la concessione dei contributi alle associazioni, la tutela del territorio e degli abitanti di Cepagatti dal rischio di inquinamento elettromagnetico derivante dalla costruzione dell’elettrodotto e la crisi della società Provincia e Ambiente. Questi alcuni degli argomenti più importanti che hanno impegnato oggi il Consiglio Provinciale di Pescara.


La questione dell’Alberghiero, sollevata con un’interrogazione della consigliera Antonella Allegrino (IdV), ha dato modo all’assessore all’edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli di fare il punto sul lavoro che sta svolgendo il suo settore. In sintesi, una volta scartata la possibilità di poter costruire la nuova sede nell’area della ex Napolplast, la Provincia sta vagliando la possibilità di reperire un’area alternativa in città o nei Comuni limitrofi, per avviare la realizzazione dell’opera, sulla base di un progetto di massima già pronto e realizzato dagli architetti della Provincia. E a proposito dell’area, scadrà il 30 marzo il termine entro il quale i Comuni di Pescara, Montesilvano, Città S. Angelo e Spoltore potranno comunicare all’amministrazione provinciale l’eventuale disponibilità di terreni di almeno 3 ettari per la costruzione dell’istituto. Per quanto riguarda i contributi alle associazioni, il presidente Guerino Testa, rispondendo ad un’interrogazione di Antonella Allegrino, si è detto “sostanzialmente d’accordo sulle necessità di regolare meglio le modalità e i requisiti per ottenere contributi da parte di associazioni, anche se, a volte, un atto deliberativo della Giunta per manifestazioni di interesse generale può servire a portare a termine progetti importanti, com’è accaduto per la cronoscalata di Popoli”. Tuttavia l’amministrazione si è impegnata a rivedere il regolamento per la concessione di contributi. Sul problema dell’inquinamento dell’aria nel territorio provinciale, è stata discussa l’interrogazione presentata da Luciano Di Lorito (IdV) che ha chiesto all’amministrazione “di farsi promotrice di un tavolo di lavoro coinvolgendo tutti i comuni interessati per trovare una soluzione unitaria e concreta, al di là degli interventi spot che ciascun comune mette in atto”. L’assessore all’ambiente Mario Lattanzio, pur sottolineando che la Provincia ha competenze limitate, si è detto “intenzionato a riprendere l’accordo sottoscritto dai Comuni dell’area nel 2000 per elaborare un piano regolatore dei tempi, in grado di intervenire sul traffico veicolare e ridurre l’inquinamento”. antonella_allegrinoE’ stata respinta invece la mozione “acqua pubblica” portata in Consiglio dalla Allegrino, che ha commento con sgomento la votazione della maggioranza. “Una posizione che trova giustificazione solo da un punto di vista meramente ideologico – ha spiegato Antonella Allegrino che ha aggiunto – soprattutto se si tiene conto che oltre all’opposizione ha votato favorevolmente anche il consigliere Teodoro e che perfino la Regione Abruzzo ha inserito, su proposta dell’Italia dei Valori, un emendamento al DPEF sull’acqua pubblica”. Due erano i punti fondamentali della mozione presentata dall’Allegrino, insieme ai consiglieri Di Minco e Di Meo: l’invito ai comuni di riconosceee nel proprio statuto il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene pubblico. Nel secondo si affermava, senza mezzi termini, che la gestione del servizio idrico integrato deve essere un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, perché essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.
Sono state, invece, entrambe approvate le due mozioni proposte da Camillo Sborgia (IdV) e  da Francesco Cola (Rialzati Abruzzo) e Roberto Pasquali (Pdl)  sulla costruzione di un elettrodotto  nei pressi del centro abitato di Cepagatti. In particolare, Cola e Pasquali “impegnano la Provincia a chiedere l’interramento della nuova linea affinché si possano mitigare gli effetti dannosi e garantire il diritto alla saluti dei cittadini”. Infine, la questione relativa alla “viabilità e infrastrutture interprovinciali nel Comune di Bussi sul Tirino” sarà discussa mercoledì prossimo nel corso di una conferenza, alla presenza dei capigruppo, dei presidenti di Commissione, del sindaco di Bussi Marcello Chella e dei dirigenti del settore.

 

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