Rinvio nuova Pescara: le reazioni dei sindaci

Pescara. “La Nuova Pescara si chiamerà solo Pescara, com’è giusto che fosse e come avevo auspicato sin da subito. La legge approvata dal Consiglio regionale ha deciso secondo logica e secondo la storia di conservare il nome della città dannunziana per la realtà urbana da 200.000 abitanti che sta vedendo la luce grazie alla fusione con Montesilvano e Spoltore voluta da un referendum nel 2014 e da una legge regionale”.

Lo afferma il sindaco di Pescara, Carlo Masci, a proposito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale, della legge per il rinvio al 2027 dell’istituzione della Nuova
Pescara.

“Ringrazio il presidente Marco Marsilio, il presidente Lorenzo Sospiri e i consiglieri
regionali – aggiunge Masci – per la decisione che contribuisce a scrivere una pagina importante della storia del nostro territorio, secondo lo spirito che animò la nascita del capoluogo nel 1927, già vaticinato da Vittorio Emanuele II al momento dell’unità d’Italia e realizzato per intercessione di Gabriele d’Annunzio e Giacomo Acerbo”.

“La visione della città che verrà ha trovato la sua concretezza al tempo del governo
regionale dei presidenti Gianni Chiodi e Nazario Pagano, quando io ho rivestito il ruolo di
assessore al bilancio e agli enti locali. La Pescara del XXI secolo è dunque destinata a
diventare più grande, più importante e più attrattiva”, conclude Masci.

Come il primo cittadino pescarese, anche gli altri sindaci coinvolti dalla fusione reagiscono positivamente. Come il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, che esprime ” soddisfazione per l’approvazione della legge: Il fattore tempo, che considerato in maniera sana eviterà danni al territorio, servirà a rendere più funzionale il tutto”.

“Molto Felice” si dice anche Chiara Trulli, sindaco di Spoltore, che aggiunge: “Mi sembra molto sensato il fatto che si procederà ad un lavoro graduale di fusione dei servizi, da  portare avanti in questi anni. E’ un ottimo risultato. Da parte nostra non c’è nessuna volontà di sabotare, ma semplicemente di fare le cose per bene e avere più tempo ci consentirà di lavorare al meglio”.

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