Pescara, taxi all’Aeroporto: “Concorrenza sleale e confusione”

Pescara. All’indomani del decreto del presidente della Regione Abruzzo che ha risolto la querelle sui taxi all’aeroporto, si scatenano le polemiche dal versante pescarese.

“L’aver assegnato ben due postazioni taxi fisse a Chieti all’interno dell’aeroporto di Pescara è stato un grave errore da parte del Presidente Marsilio che, purtroppo, non ha compreso di aver favorito un ‘cavallo di Troia’. Quella presenza, oggi avallata dalla Regione Abruzzo, causerà sovrapposizioni del servizio, ingerenze, confusione tra i clienti che, una volta atterrati, avendo bisogno di un mezzo per raggiungere la propria meta, non possono preoccuparsi di capire la differenza tra un taxi pescarese o meno, e soprattutto determinerà una concorrenza sleale difficilmente controllabile”. A dirlo è il Vicepresidente del Consiglio comunale di Pescara Berardino Fiorilli, commentando l’assegnazione delle postazioni taxi all’interno dello scalo aeroportuale, 8 ai pescaresi e 2 a Chieti.

“Avevamo chiesto al Governatore Marsilio di aprire una riflessione collettiva e approfondita, prima di assumere qualunque decisione di merito, inviandogli, peraltro, anche un ordine del giorno votato in tal senso dal Consiglio comunale di Pescara. Purtroppo tale riflessione non c’è stata e oggi ci ritroviamo con un decreto sbagliato che, con molta probabilità, verrà nuovamente impugnato al Tar dai tassisti pescaresi”, conclude Fiorilli.

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