Pescara, piscina Le Naiadi: la Pretuziana ricorre al Tar e valuta esposto in procura

“È stato facile presago il nostro comunicato di dieci giorni fa nel quale, intuendo già quali fossero le intenzioni della Regione, denunciavamo un palese tentativo di mortificare una Società abruzzese, la nostra, per favorire invece una Società Romana, affidandole la gestione delle Naiadi. Così è stato”. A dirlo l’associazione di imprese, Pretuziana Sport.

”Oggi pomeriggio, riferisce l’Ansa, ‘Per volontà dell’assessore allo Sport Guido Liris e in accordo con il presidente della Giunta, Marco Marsilio, la Regione ha deciso di affidare la gestione per un anno al raggruppamento di imprese composto da Centro Italia Nuoto e Sistemi integrati per lo sport, attraverso lo scorrimento della graduatoria in essere…”
E questo, benché il 14 maggio 2021 la scrivente Pretuziana Sport di Teramo (già mandataria della Associazione Temporanea di Imprese che, a seguito di bando di Gara, risulta essere concessionaria del complesso sportivo denominato “Piscine Comunali Acquaviva” di Teramo) avesse chiesto alla Regione Abruzzo di valutare la possibilità di affidare in concessione, anche temporanea l’Impianto Sportivo Le Naiadi”.

“E non solo, perché pochi giorni dopo, il 4 giugno, la stessa Pretuziana Sport si dichiarava ‘…disponibile alla riassunzione graduale di tutti i dipendenti della precedente gestione dell’Impianto Sportivo in oggetto alle medesime condizioni, nel rispetto delle mansioni necessarie e considerando le anzianità aziendali, per tutta la durata dell’eventuale Concessione da parte della Regione Abruzzo’. Ma soprattutto: la nostra proposta non prevedeva alcuna spesa per la Regione, mentre l’affidamento appena deciso prevede anche un ‘importante contributo economico’. Neanche una risposta. La Regione del Presidente Marsilio, non ritiene che una società abruzzese, che si propone per la gestione di un impianto chiuso e dichiara di volerlo fare salvaguardando i posti di lavoro, meriti una risposta”.

E ancora: “Si preferisce scorrere la graduatoria di una gara che, nel bando, non solo non prevedeva la scorrimento della graduatoria, ma il periodo di affidamento previsto nella stessa gara è ampiamente scaduto.
Siamo gente di sport, siamo abituati alla competizione e sappiamo accettare la sconfitta, se le regole sono uguali per tutti e se si compete nel segno della correttezza.
Non così. Per questo, annunciamo la presentazione di un ricorso al Tar contro l’affidamento deciso oggi dalla Regione e valutiamo la possibilità di ricorrere contro l’affidamento in ogni sede possibile, non esclusa la magistratura ordinaria”.

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