Pescara: la denuncia del comitato No Antenne

Dopo la terza seduta della Commissione Controllo e Garanzia che ha visto al centro delle discussioni la questione delle antenne e che si è tenuta a Pescara lo scorso 11 aprile, “nessun provvedimento definitivo è stato in realtà preso”. A dirlo, il Comitato No Antenne di Pescara Colli e quello No Elettrosmog di Villa Fabio.

 

“Il nuovo dirigente del SUAP Ing. Aldo Cicconetti, che deve fare fronte ad una pesantissima eredità che è sub iudiceper omissioni ed irregolarità procedurali, deve barcamenarsi tra le richieste dei cittadini e quello che la politica saltuariamente promette, quando pressata dalla cittadinanza”.

“L’Assessore Scotolati assente all’ultima riunione, sarà chiamata dalla Commissione e dai cittadini a partecipare insieme al Sindaco alla prossima seduta e a mettere per iscritto le azioni che è tenuta a intraprendere. Aveva interpellato l’avvocatura del Comune, ma cosa sta facendo per adempiere ai suoi compiti?”, si chiedono i due comitati. “Aveva dichiarato che si sarebbe redatto un nuovo Regolamento, ma da come sembra, la Società Polab di Pisa, incaricata con determina dirigenziale del 19 dicembre 2017, intanto sta provvedendo a sopperire alle omissioni delle istituzioni mediante la ricognizione di tutti gli impianti installati sul territorio cittadino e delle mappature dei campi elettromagnetici attraverso i dati che il Comune sta chiedendo agli stessi gestori perché, per omissione, non esiste un censimento completo né presso il SIT del Comune stesso, né presso l’ARTA che per disposizione regionale vi dovevano provvedere (sembra che i computer ARTA contenenti tali dati si siano bruciati – come riferito in sede di commissione)”.

“Si vuole provvedere a scrivere il nuovo piano annuale delle antenne senza sanare il pregresso? Ormai si parla di installazioni irregolari da qui ad un decennio andando a ritroso con gli anni, senza redigere un vero Regolamento e correggere quello vigente del 2004 ormai totalmente obsoleto”.

Dopo “la promessa, non mantenuta” ad impegnarsi da parte di tutte le istituzioni, il Comitato si domanda se “interessa a qualcuno la possibilità di trasformare il Comune di Pescara in una città civile che abbia come principi del suo governo, l’ottimizzazione delle risorse, la tutela dei cittadini e l’autonomia dalle logiche economiche dell’investimento e della pressione delle multinazionali nonché della concorrenza tra le stesse. Non era previsto un piano per rendere Pescara, nel lontanissimo 2029, la città del Benessere (citato dalla stessa Scotolati all’incontro dei cittadini del 29 novembre 2017, uno di quei numerosi incontri in cui si parla promettendo e poi non si agisce)? Tutto scompare”.

Ed in verità anche nella stessa Commissione Controllo e Garanzia taluni politici sono sembrati del tutto disinteressati e solo alcuni hanno mostrato vicinanza ai cittadini e vero interesse alle problematiche e questi hanno indetto a breve una nuova seduta con il precipuo intervento del Sindaco e dell’Assessore del ramo.

“Il Comune”, incalzano i comitati, “è chiamato a dare risposta all’interrogativo di seguito espresso: “Nel verbale della riunione tenutasi il 20 ottobre 2017, cui parteciparono tre assessori (Ambiente, Sanità, Edilizia Sostenibile), il Direttore dell’Area Tecnica ed il Dirigente SUAP, testualmente è riportato: “L’Architetto Vespasiano comunica che è in corso l’affidamento dell’incarico professionale del nuovo Regolamento Comunale RSB.” “La redazione di tale nuovo strumento consentirà … una nuova programmazione che, in base alle vigenti leggi, sarà sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica.” Ecco. Questo è il punto. Quali sono le vigenti leggi in base alle quali la programmazione delle SRB nel 2017 – 2018 deve essere assoggettata a VAS? Se per leggi vigenti si intende il DLgs n. 152/2006 è chiaro che anche i programmi del 2011 e del 2012 dovevano essere assoggettati a VAS? Come si spiega ciò? Perché quei programmi non furono sottoposti a VAS?

“Eppure il DLgs è molto chiaro:“La VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.”(comma 5, art. 11, DLgs n. 152/06). Cioè, i programmi delle infrastrutture antenne SRB 2011 e 2012, adottati senza la previa VAS, sono annullabili per violazione di legge. L’Autorità comunale quando si vuole decidere a provvedere in merito? Qui vi è rappresentata una esplicita autodenuncia di inveterata e persistente violazione di legge”.

“È troppo impegnativo prendere esempio da altri virtuosi Comuni i cui amministratori possono uscire dal Palazzo a testa alta e con un sorriso spontaneo sulle labbra? A Pescara ed in Abruzzo l’ARTA non sembra avere un chiaro ruolo determinante nella programmazione della distribuzione territoriale delle antenne SRB, come pure per i controlli sistematici delle emissioni elettromagnetiche. Tanto l’aumento della cultura generale quanto la revisione delle leggi richiedono però continuità nel dialogo e nella diffusione del sapere scientifico. Questo è un obiettivo al quale siamo tutti chiamati a collaborare”.

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