Ospedale Pescara, carenza di infermieri in Chirurgia toracica. Le richieste di Nursind

L’unità operativa di Chirurgia Toracica dell’ospedale di Pescara versa in una grave carenza di personale OSS e infermieristico.

 

Questa, la denuncia raccolta dall’organizzazione sindacale Nursind che ha ricevuto diverse segnalazioni a riguardo.

“Il personale è costretto per assicurare la continuità assistenziale di 24 ore, ad effettuare turni di lavoro massacranti, rinunciando a riposi, a espletare doppie notti con solo lo smonto,così facendo il personale è stremato da questa turnazione inaccettabile. I riposi sono insufficienti a un adeguato recupero psico-fisico, mettendo a rischio i pazienti e la salute dei lavoratori”.

“Spesso”, continua Nursind, “il personale è costretto per assicurare l’assistenza ad effettuare doppie notti che la legge permette solo in casi eccezionali (DL 2003 N. 66 e art 14 comma 1 legge 30.10.14 n 161 e chiarimenti Orario lavoro Reg. Abruzzo del 23.11.2015) per assenze improvvise ,ci sono infermieri che lavorano fino a 8 notti al mese . Ai Coordinatori infermieristici viene dato l’arduo compito di risolvere problemi di turnazione senza avere il personale sufficiente. Con questa turnazione inoltre il personale non riesce ad assicurare il debito orario mensile”.

“Lo stress lavorativo eccessivo con il mancato riposo favorisce le malattie e gli infortuni .Il personale è sottoposto ad uno stress psicofisico eccessivo che può essere causa di errori , a discapito del personale e dei pazienti. L’art. 2087 del Codice civile (Tutela delle condizioni di lavoro) recita: ”L’imprenditore è tenuto a adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro (1)”, come anche lo Statuto dei lavoratori Legge 20.05.1970 n° 300 art 9 , G.U. 27.05.1970 e il D.Lgs. 81/08 art. 15. L’art 5 c.9 del CCNL comparto sanità 2006-2008 del 10.04.08 presuppone che ai lavoratori interessati sia accordata una protezione appropriata tale da permettere di evitare che gli stessi, a causa della stanchezza, della fatica o di altri fattori che perturbano l’organizzazione del lavoro, causino lesioni a se stessi, ad altri lavoratori o a terzi o danneggino la loro salute, a breve o a lungo termine”.

Alla luce di quanto denunciato, Nursind chiede la risoluzione delle problematiche esposte a tutela dell’operatore e dei pazienti attraverso il rispetto del diritto al riposo e recupero psicofisico e l’assegnazione di personale infermieristico e OSS.

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