Pescara, crisi idrica: Aca ricorre ai serbatoi di scuole e palestre

Pescara. Nel pomeriggio di ieri si è riunito, negli uffici di Via Maestri del Lavoro a Pescara, un tavolo tecnico tra Aca spa e i Sindaci dei Comuni più gravemente colpiti dalla crisi idrica ovvero tutta la litoranea (Silvi, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Pescara, Francavilla al Mare) e la Città di Chieti per chiarire lo stato delle risorse idriche disponibili, quanto è stato fatto da ACA Spa, spiegare la necessità della riduzione delle pressioni lungo la rete al fine della prevenzione delle perdite idriche e di conseguenza la necessità di autoclavi
per garantire la continuità della fornitura agli utenti e valutare linee di intervento specifiche per fronteggiare l’emergenza delle prossime due settimane.

I consumi anomali che si registrano con le alte temperature di questi giorni, in un contesto di riduzione della disponibilità idrica alle sorgenti, come registrato dall’Osservatorio Regionale, e l’interruzione del servizio da parte del Consorzio di Bonifica determinano repentini abbassamenti dei livelli idrici dei serbatoi presenti sul territorio e carenza in distribuzione, in special modo nelle ore di punta della giornata, nei fine settimana e
nelle zone a più alto afflusso turistico.

“I numeri sono pesantissimi, meno 400 litri al secondo rispetto alle necessità del territorio”, riferisce il sindaco di Pescara Carlo Masci, “in questi giorni l’ACA dovrebbe riuscire a recuperare 60 litri al secondo dalla condotta del Giardino, entro il mese di settembre altri 200 litri al secondo”.

“L’ingegner Brandelli, presidente Aca”, prosegue Masci, “ci ha chiesto la disponibilità, subito accordata da tutti, dei serbatoi delle scuole e dei palazzetti dello sport per riempirli d’acqua in modo tale da garantire un approvvigionamento d’emergenza per i cittadini più in difficoltà; ci ha ribadito la necessità ineludibile dell’autoclave per ogni immobile, il cui acquisto rientra nell’eco-bonus 110%; ci ha garantito la fornitura d’acqua minerale alle RSA e alle Case di Riposo”.

“Abbiamo, infine, discusso sugli investimenti che l’ACA dovrà fare sui territori per ammodernare la rete idrica, in modo tale da evitare gli sprechi, da un calcolo realistivo occorrono almeno 100 milioni di euro, la Regione dovrà con la massima tempestività garantire queste risorse, solo così potremo risolvere il problema, in un’Italia che nei prossimi dieci anno diventerà un Paese con un serio rischio idrico”, conclude Masci.

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