Pescara, omicidio Bucco: sangue sulle scarpe? Indagato il proprietario dell’appartamento

bucco_casaPescara. Si dichiara innocente Emilio Massacese, indagato per l’omicidio Bucco: fu suo fratello a ritrovare morto il 53enne nell’appartamento di via Leopardi il 14 novembre, ma sulle sue scarpe sono state trovate tracce biologiche.

Si è dichiarato estraneo ai fatti Emilio Massacese, il 58enne indagato per l’omicidio di Nicola Bucco, il pescarese di 53 anni ucciso con tre coltellate lo scorso 14 novembre nell’appartamento di via Leopardi a Pescara dove l’operaio, senza un lavoro fisso, viveva in affitto anche grazie al sostentamento di Vittorio Massacese, fratello dell’uomo ascoltato oggi per oltre un’ora dal sostituto procuratore Gennaro Varone.

Le indagini, finora, hanno setacciato tutto ciò che circondava la vita della vittima, che saltuariamente si imbarcava per lavorare su qualche peschereccio e frequentava assiduamente il molo nord. Proprio lì ha conosciuto Vittorio Massacese, titolare del Bar del Porto che gli aveva procurato in affitto l’appartamento di proprietà del fratello Emilio.

Dal lungofiume a casa di quest’ultimo, a Francavilla al Mare, si sono allargate le indagini della squadra mobile diretta da Pierfrancesco Muriana: nel suo appartamento è stato recentemente sequestrato dagli investigatori un paio di scarpe ricoperte di tracce apparentemente ematiche, ma per appurare se le scarpe sono di Vittorio Massacesi e se quel sangue, o comunque quel materiale biologico, sia riconducibile a Nicola Bucco si è dovuto prima procedere all’iscrizione sul registro degli indagati di Emilio Massacesi.

Al termine dell’interrogatorio l’avvocato dell’indagato ha solo detto ai cronisti che il suo assistito ha risposto a tutte le domande e ha sostenuto di essere innocente. Intanto domani prenderanno il via le perizie per fare luce sulle tracce rinvenute sulle scarpe ad opera del consulente tecnico della procura Giuseppe Liborio Stuppia dell’università di Chieti, incaricato da Varone nel corso dell’udienza tenuta il 22 aprile scorso, quando si sono costituite parte civile al processo per omicidio anche le sorelle Bucco. Ad affiancarlo ci sarà il perito scelto dalla difesa di Massacesi, Stefano Sassano, già consulente tecnico per la scena dell’omicidio di Domenico Rigante. I risultati delle analisi saranno disponibili entro fine maggio.

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