Mareggiata a Pescara sud: crollano gli stabilimenti balneari-FOTO

mareggiacrolloPescara. La mareggiata si ‘mangia’ passerelle e fondamenta, provocando crolli a scale e balaustre. Il comune pensa a scogli provvisori, mentre i balneatori corrono a L’Aquila per sollecitare la Regione sul ‘pennello’ da installare sulla riviera sud.

Danni pesanti quelli causati dalla mareggiata che nella notte tra mercoledì e giovedì si è abbattuta sulla riviera sud. Il principale autore del disastro è stato lo scirocco, lo stesso che ha allagato il molo del porto turistico spingendo le onde verso l’interno, ma per i titolari degli stabilimenti balneari di Porta Nuova la colpa è delle istituzioni. È della Regione Abruzzo, infatti, il progetto che dovrebbe rinsaldare gli scogli frangi-flutti dinanzi alla costa sud, fino al confine con Francavilla, ma la lentezza della burocrazia non viene certo aspettata dai fenomeni naturali, che nel frattempo mangiano spiaggia e colpiscono le strutture balneari.

La situazione più grave è stata registrata allo stabilimento Il Pirata, in viale Primovere, dove la mareggiata si è spinta fino sotto le fondamenta della struttura, dopo aver divelto decine e decine di metri di passerella in cemento. Le onde hanno provocato il crollo di una balaustra e delle scalette di accesso dalla struttura alla spiaggia. Ma poteva andare anche peggio: la base su cui poggi lo stabilimento è rimasta completamente scoperta e potrebbe non avere la forza di resistere a un’altra eventuale mareggiata. Per questo gli assessori all’Ambiente Isabella Del Trecco e al Demanio Berardino Fiorilli che stamane, hanno eseguito un sopralluogo con i tecnici Fabrizio Trisi e Gaetano Silverii, alla presenza dei titolari di diverse concessioni della zona e del presidente del Sib-Confcommercio Riccardo Padovano, già lunedì contatteranno la Regione Abruzzo per verificare la possibilità di attuare un’opera di somma urgenza per proteggere gli stabilimenti balneari più a rischio. L’idea è quella di sistemare subito degli scogli enormi in posizione radente allo stabilimento per creare una barriera naturale alle onde che sono arrivate sotto la struttura, minacciandone la stabilità.

Martedì invece gli stessi operatori balneari andranno a L’Aquila per accertare lo stato di avanzamento del progetto previsto al confine tra Pescara e Francavilla al Mare. La giunta regionale è in procinto di approvare il progetto definitivo inerente la costruzione dell’ultimo pennello perpendicolare alla costa e la ricarica del pennello di scogli già esistente in corrispondenza dello stabilimento balneare Il Corallo. Lavori finanziati con fondi Por-Fesr, ma che tra autorizzazioni e gara non potranno cominciare prima del nuovo anno. “Noi invece abbiamo bisogno di un intervento tempestivo”, dicono Del Trecco e Fiorilli, “per tutelare i litorale e affrontare con tranquillità i prossimi due o tre mesi. Lunedì contatteremo la Regione per verificare la possibilità di svincolare subito parte dei fondi, circa 60-70mila euro che ci consentano di fare una procedura negoziata urgente.

In caso di risposta negativa da parte della Regione sarà l’amministrazione comunale a dover trovare le risorse necessarie, “ma serviranno comunque le necessarie autorizzazioni d’urgenza e veloci”, rimarcano gli assessori, che confidano nella spedizione aquilana guidata da Padovano per ottenerle.

ATTINGERE AL FONDO DI RISERVA

L’attesa dell’intervento regionale è vista come una dannosa “ostinazione a voler intervenire con finanze, non prontamente disponibili” e una pericolosa “sottovalutazione degli effetti dell’azione erosiva del mare”, da parte del vice capogruppo Pd in consiglio comunale Enzo Del Vecchio, che invece invoca l’utilizzo del fondo di riserva del comune. Una risorsa da 350mila euro da poter utilizzare proprio per situazioni di emergenza come quella della riviera sud. “ma che il sindaco ha ritenuto sin qui di destinarne un quota per le seguenti finalità”, spiega Del Vecchio, “106mila euro prelevate per contribuire alla festa di San Cetteo, 96mila euro per gli impianti sportivi, 45mila euro per il fondo di solidarietà alla marineria pescarese”. Rimangono ancora 198mila euro disponibili, ed è a questi che il consigliere Pd vorrebbe far ricordo per fronteggiare le mareggiate, “in attesa”, aggiunge “dell’approvazione del progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e della sua cantierizzazione che, comunque, non potrà avvenire prima dei mesi febbraio-marzo come più volte annunciato”.

 

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