Montesilvano, folla e banda per l’addio ad Antonio Bevilacqua

Montesilvano. Una folla incontenibile e la banda ad accompagnare l’arrivo della salma di Antonio Bevilacqua nella chiesa di Sant’Antonio.

In diverse centinaia i parenti e i conoscenti accorsi per dare l’addio all 21enne di etnia rom, ucciso la notte tra venerdì e sabato con un colpo di fucile nel pub BirraMi di via Verrotti con un colpo di fucile al volto.

Il corteo, accompagnato da decine di corone di fiori e palloncini bianchi, è partito dall’abitazione del defunto, in via Piemonte, per arrivare nel centro della cittadina.

Le note funeree eseguite da un complesso bandistico hanno preceduto, sulla piazza stracolma di persone, il carro funebre, quasi sospinto dalla giovane moglie Gabriella, accompagnata dalla madre del ragazzo, Maria, e dai fratelli Elvira e Costantino. Presente anche il padre, Vincenzo, detenuto per omicidio nel carcere di Pescara e pertanto scortato dalla polizia penitenziaria.

“La prima cosa che mi sento di dirvi è non perdiamo la speranza. La stessa speranza che lui ha saputo dare ad alcune persone. Nella morte di Antonio non c’è la volontà di Dio. Non c’è nulla che Dio abbia potuto condividere in questa situazione”. ha detto il parroco don Nando nell’omelia, invitandoo i parenti del ragazzo ad “avere ancora il senso della dignità di chi non smette di sperare nel bene, di chi non si fa prendere dallo scoraggiamento, da questo accecamento”, perché “quando si perde la speranza si rischia di tirar fuori il peggio di sé”.

Al termine della cerimonia un lungo applauso ha salutato l’uscita del feretro e dei palloncini bianchi a forma di cuore con la scritta “Ciao Antonio” sono stati liberati in cielo.

Intanto, prosegue come un conto alla rovescia la caccia all’uomo che avrebbe ucciso, a seguito di una lite, il 21enne. Carabinieri e polizia sono sulle tracce di un 46enne della zona, incastrato da un testimone e dalle telecamere di sorveglianza.

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