Montesilvano, ancora sgomberi dalla riviera e dalla pineta FOTO

Montesilvano. Ancora sgomberi sulla riviera e nella pineta di Montesilvano: carabinieri e municipale rimuovono gli accampamenti degli extracomunitari: perdurano le conseguenze dello smantellamento del ghetto di via Ariosto.

“A distanza da una settimana dall’incontro in Comune dove si è tenuto il tavolo per l’emergenza bivacchi sulla riviera, stamane, con azione coordinata Carabinieri-Polizia Locale, è stato effettuato l’ennesimo sgombero nei confronti degli extracomunitari accampati in pineta (via Isonzo) e sulla spiaggia (pontile via Finlandia e via L’Aquila) contro ogni norma igienica”. A riferirlo è Marco Forconi, rappresentante del comitato #RiprendiamociMontesilvano, sorto all’indomani dello sgombero del “ghetto africano” di via Ariosto.

“Gli stessi”, prosegue Forconi, “sono stati caricati su una camionetta e portati via per identificazione ed eventuale espulsione ed i tendaggi sono stati presi in consegna dall’azienda FormulAmbiente”. Il terzo tentativo, nelle ultime settimane, di allontanare coloro che, mandati via dai palazzoni di via Ariosto da un’ordinanza del sindaco Maragno, hanno ripiegato con tende e baracche tra la spiaggia e la pineta, sommandosi ad altri senza fissa dimora che si accampano un po’ ovunque nell’area rivierasca.

“Il Comitato #RiprendiamociMontesilvano ritiene assolutamente soddisfacente tale intervento”, conclude Forconi, “a ridosso di pochi giorni dalla grande manifestazione che si era tenuta con i residenti del quartiere di Villa Verrocchio ed altri cittadini, ed auspica ulteriore intransigenza anche per il prossimo futuro, senza dimenticare il diffuso e squallido abusivismo che si manifesta ogni giorno sul marciapiede nord della riviera”.

AGGIORNAMENTO. Sono 20 le persone identificate, tutte senegalesi. Otto sono risultate regolari con il permesso di soggiorno, 12 non regolari. Di quelle irregolari, per due è stato disposto l’allontanamento dal territorio nazionale, mentre le altre 10 dovranno recarsi in questure di altre province per regolarizzare la posizione.

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