Pescara, scarichi nauseabondi nel Fosso Vallelunga: interviene la Forestale VIDEO-FOTO

Pescara. Colorito scuro, odore nauseabondo e rifiuti galleggianti nell’acqua che fanno pensare allo scarico diretto delle fognature nel Fosso Vallelunga: in serata l’intervento della Forestale per prelevare campioni da analizzare.

Uno scarico nauseabondo è stato segnalato dal Forum H2O ieri sera su Fosso Vallelunga a Pescara, all’altezza dello svincolo della Pineta della circonvallazione. “Alcuni residenti”, riferisce Augusto De Sanctist, ambientalista intervenuto sul posto, “ci hanno chiamato verso le 19 e arrivati sul punto, constatata la situazione, abbiamo subito chiamato il 1515 dei Carabinieri-Forestali. Secondo le persone del posto lo scarico andava avanti da almeno due giorni, tanto che i cattivi odori erano avvertiti nelle case circostanti”.

L’allerta, essendo il corso d’acqua a 350 metri dalla spiaggia di Pescara Sud, è legata alle recenti e drammatiche vicende dell’inquinamento del mare.

“Qui è accaduto un fatto spiacevole in quanto”, prosegue De Sanctis, “dopo alcune chiamate, ci hanno in un primo tempo comunicato che sarebbero intervenuti solo il giorno dopo. Solo con un’insistente e reiterata azione, facendo notare che eravamo di fronte ad un potenziale reato per il quale era indispensabile raccogliere le prove sul momento, in presenza di un potenziale rischio per la salute umana in considerazione delle condizioni del tratto di mare antistante il Fosso e con la possibilità che il giorno successivo lo scarico poteva essere terminato, alle 20:54 arrivava la conferma che sarebbe arrivata una pattuglia per campionare da Atri”.

La pattuglia è effettivamente intervenuta verso le 22:45 e ha provveduto ad effettuare diversi campionamenti a monte, sul punto dello scarico e a valle. “L’odore di scarico fognario tra l’altro si era fatto ancora più forte e anche alla vista la portata sembrava maggiore”, aggiunge l’esponente del Forum, “Qui dobbiamo evidenziare la necessità di organizzare da parte delle Forze dell’Ordine una rete di pronto intervento in una regione come la nostra dove è assolutamente prioritario assicurare una repressione dei comportamenti che hanno ridotto i nostri corpi idrici in condizioni pietose”.

“In attesa dei risultati dei prelievi è indispensabile un intervento urgente per interrompere lo scarico in questione e varare provvedimenti consequenziali per quanto riguarda la balneazione”, conclude l’ambientalista, “A tal proposito vogliamo stigmatizzare che la riapertura alla balnezione del tratto antistante Fosso Vallelunga, classificato scarso  proprio per i ripetuti fenomeni di contaminazione da scarichi fognari nel passato, è avvenuta da pochi giorni grazie ad una certificazione da parte della Regione dell’avvenuta risoluzione dei problemi”.

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