Inchiesta Hotel Rigopiano, Di Marco: “Facciamo lavorare la magistratura”

Pescara. Cauta la reazione di Antonio Di Marco, Presidente della Provincia di Pescara, alla notizia dell’avviso di garanzia ricevuto oggi per la tragedia dell’Hotel Rigopiano.

Di Marco, indagato per omicidio colposo e lesioni colpose, insieme al sindaco di Farindola Ilario Lacchetta ed altre 4 persone, ha affidato la reazione a questa nota: “Ho ricevuto oggi la notifica dell’avviso di garanzia, in qualità di Presidente della Provincia, per i noti fatti dell’Hotel Rigopiano. Mi è spiaciuto apprendere la notizia dalla stampa prima ancora che io stesso fossi ufficialmente informato e notiziato, ma così è”.

“Ripongo piena fiducia nell’operato della Magistratura cui va il mio plauso per la decisa ed intensa attività d’indagine sin qui svolta e per l’ulteriore azione di accertamento dei fatti e delle responsabilità che riterrà sussistenti”, aggiunge, “Credo che il più efficace contributo che si possa dare in questo momento sia quello di consentire agli inquirenti di continuare a lavorare con serenità ed efficacia per il superiore interesse dell’accertamento della verità”.

“È un avviso di garanzia che mi aspettavo. È un atto dovuto che la magistratura ha fatto soprattutto nel rispetto delle vittime. È giusto che ci sia un approfondimento di indagine con le persone coinvolte”. Così il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, fra gli indagati della Procura di Pescara per la tragedia di Rigopiano.

“Ho massima fiducia nell’autorità giudiziaria e di chi sarà il Pubblico ministero. La verità sono certo verrà a galla. Noi anche come Comune – ha aggiunto il primo cittadino. – attiveremo tutte le iniziative anche legali affinché emerga la verità, e per questo con il pool di avvocati stiamo già lavorando per la strategia difensiva da attuare e seguire. Auspichiamo che i tempi dell’inchiesta siano veloci affinché questa tragedia non finisca nel dimenticatoio e che sia portato avanti tutto l’iter giudiziario affinché ci sia una sentenza per il rispetto verso le vittime e i loro familiari”.

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