Pescara, maltempo: Foschi “Liquami fognari sversati in mare”

Pescara. L’emergenza maltempo avrebbe causato una nuova apertura dei bypass del depuratore di via Raiale, con sversamenti dei liquami direttamente in mare.

A comunicarlo, Armando Foschi, dell’associazione Pescara mi piace, che già lo scorsa anno aveva presentato diversi esposti in Procura relativi agli sversamenti in mare dei liquami, a seguito delle continue aperture dei bypass, necessarie, secondo la ditta che nel 2016 aveva in gestione il depuratore, per non sovraccaricare il depuratore stesso.

“Il 2016 si è chiuso con ben 7 episodi del genere, per un totale di 80 ore complessive di sversamenti di liquami in mare”, ha elencato Foschi.

“Il 2017 si è aperto peggio: in occasione della precedente nevicata, il 5 gennaio alle 8,03, il bypass è stato aperto dopo i primi fiocchi caduti sulla città e la chiusura, con il ripristino del normale ciclo di depurazione, è avvenuta solo alle 7.45 del 6 gennaio, quindi parliamo di circa ventiquattro ore consecutive di liquami finiti in mare”.

“Poi di nuovo depuratore in emergenza il 9 gennaio, quando è stato aperto il bypass alle 10.20 e non sappiamo quando sia avvenuta la chiusura con il ritorno in funzione del depuratore”.

Per fare luce sulla questione, Foschi intende richiedere l’accesso agli atti del Comune, nonché la convocazione della Commissione vigilanza sui seguenti punti:

“Gli allagamenti registrati ieri in tutta Portanuova hanno imposto l’apertura dei bypass con sversamenti diretti dei liquami in mare senza alcuna depurazione? Perché il sindaco Alessandrini non ha ritenuto di inviare alcuna informativa sull’emergenza nell’emergenza? E soprattutto, perché sembra che le ultime comunicazioni sulle aperture dei bypass siano arrivate direttamente dall’Aca anziché dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del depuratore e che dal primo gennaio doveva subentrare alla Ditta Di Vincenzo Dino & C. Spa?”

“Tutte domande alle quali cercheremo di dare una risposta innanzitutto effettuando un accesso agli atti in Comune e poi sollecitando l’interessamento della Commissione Comunale vigilanza presieduta da Carlo Masci”.

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