Pescara, il sindaco intercettato ammette: diciamo “bugie”. Bufera in Comune VIDEO

Pescara. Dalle intercettazioni telefoniche sull’inchiesta per il mare inquinato, spunta anche l’ammissione del sindaco di Pescara Marco Alessandrini: in Comune bisogna dire le “bugie”.

Ieri Il Messaggero, oggi è il quotidiano Il Centro a pubblicare le intercettazioni telefoniche e i rapporti della squadra mobile di Pescara relativi all’inchiesta sul divieto di balneazione volutamente non applicato tra fine luglio e inizio agosto, quando le fogne rotte di via Raiale sversavano in fiume e in mare milioni di metri cubi di acque inquinanti e, per successivo intervento, centinaia di litri di Oxystrong.

Insieme a quell’ordinanza, che sarebbe rimasta in un cassetto per poi riuscire (a polemiche scoppiate) ma retro-datata, c’è anche la mancata apposizione dei cartelli di divieto sulla riva di via Balilla, dove i dati dell’Arta riportavano livelli di batteri fecali migliaia di volte sopra la norma. Al centro delle accuse ci sono il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il dirigente comunale Tommaso Vespasiano, intercettati al telefono il 3 agosto a ipotizzare di firmare un’ordinanza di divieto di balneazione: “Se riusciamo a metterla, vabbè… vediamo… che data dargli… vabbè”, dice Del Vecchio, che continua, “Intanto, prepara urgente stamattina firmo e facciamo andare a mettere ’sti cartelli”, apposti, invece, solo in occasione dei successivi sforamenti dei limiti.

Ma a far aprire il cielo in sala consigliare stamani sono state le conversazioni tra lo stesso Vespasiano e il primo cittadino Marco Alessandrini. Un dialogo fra i due riguardo un incontro con alcuni imprenditori creditori del Comune, riportato da un rapporto della Mobile e pubblicato dallo stesso quotidiano del gruppo L’Espresso, cita:

creditori del Comune.

Alessandrini: “Che volevano rassicurazioni sui relativi tempi”.

Vespasiano: “Eh eh eh, dobbiamo dire un po’ di bugie Marco?”.

Alessandrini: “Sì sì, direi di sì”.

Vespasiano: “Eh, va bene”.

Parole che hanno fatto infuriare l’opposizione nel corso della seduta di Consiglio di questa mattina. ”. Il Capogruppo di Forza Italia e Marcello Antonelli e il vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco hanno presentato un’interrogazione chiedendo le dimissioni del primo cittadino e domandando provocatoriamente: “Il sindaco Alessandrini avrebbe dovuto salvaguardare la salute dei pescaresi l’estate scorsa durante i giorni dell’emergenza balneazione e non lo ha fatto. Questo è un reato?”.

La vera bagarre, però, si è scatenata in occasione dell’intervento della capogruppo del M5S Erika Sabatini: al suo attacco ad Alessandrini ha reagito veementemente la consigliera Pd Simona Di Carlo. Urla dagli scranni e rimbrotti che hanno coinvolto anche la pentastellata Erika Alessandrini e il presidente del Consiglio Antonio Blasioli, come raccolto dal filmato delle telecamere del Comune.

E’ bastato dire qualche parola al microfono e la maggioranza è impazzita, preda dell’isteria tipica di chi non vuole far uscire la verità dei fatti.Hanno tentato (invano) di boicottare il nostro intervento in aula solo perché ci siamo permessi di fare alcune semplici, ma forse troppo scomode, domande al Primo Cittadino.< Sindaco, quando ha firmato veramente l’ordinanza? Sulla stampa si parla di omissione d’atti d’ufficio, di un presunto falso, di ordinanze retrodatate. Abbiamo diritto di saperlo come cittadini. E’ degno di fiducia o domani scopriremo che lei è tra i quattro indagati? Ci dica la verità ORA.>Il silenzio del Sindaco che ne è seguito è stato assordante, ma a conti fatti, per molti forse è stato estremamente illuminante.

Pubblicato da Enrica Sabatini su Venerdì 2 Ottobre 2015

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