Liris: ‘Basta tabù, costruire un ospedale antisismico all’Aquila’

L’Aquila. “Bisogna costruire all’Aquila un ospedale antisismico completamente nuovo, come già stanno facendo altre importanti città abruzzesi: l’area giusta c’è e i soldi si possono trovare, questa è l’unica strategia vincente per ottenere un presidio sanitario di secondo livello con i migliori reparti e finanziamenti sulla base della riforma Lorenzin”.

Lo afferma Guido Liris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale dell’Aquila e vice presidente regionale del partito, medico ospedaliero del “San Salvatore”, illustrando la sua idea strategica in materia di sanità.

“È inutile continuare a investire fondi su una struttura come l’attuale, che ha mostrato alcune criticità nel corso dei vari terremoti ed è ormai articolato in modo obsoleto e poco funzionale rispetto alla sanità di oggi – spiega Liris – Bisogna porre in essere le condizioni per costruire una nuova struttura, senza timore di osare al pensiero di dismettere quella attuale”.

Una struttura, fa notare il capogruppo, “che si trova in una zona ad acclarata pericolosità sismica, nelle vicinanze di una faglia attiva, senza certezze sull’indice di vulnerabilità né sulla qualità del cemento utilizzato negli anni Sessanta per costruirlo. Eppure – continua Liris – non si capisce perché nel resto d’Abruzzo si stiano portando avanti con urgenza le procedure per creare nuove strutture mentre all’Aquila non si è aperto neanche un dibattito, l’argomento-nuovo ospedale è tabù”.

Liris chiede “degli spazi sufficienti per combinare diagnosi, cura e didattica, tali che possa esserci un’osmosi fruttuosa tra Ospedale e Università, rafforzando il primato di quella che era la storica Facoltà di Medicina del capoluogo di Regione”.

Il consigliere scende anche nel concreto della proposta. “Le coperture finanziarie possono essere reperite grazie all’impiego di fondi regionali stanziati ad hoc per l’edilizia ospedaliera, in combinazione con lo strumento del project financing e, quindi, del cofinanziamento di privati in cambio della gestione di servizi”.

Quanto alla localizzazione della nuova struttura sanitaria, “c’è tutta la zona dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio che è alle porte del centro storico, è già di proprietà della Asl, è ampia 19 ettari con territorio vincolato a destinazione sanitaria: darebbe una grossa spinta alla rinascita del centro e servirebbe a rendere la zona armonica con il megaparcheggio e il bus terminal”.

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