L’Aquila, Blundo su emergenza terremoto: ‘Necessarie più aree attrezzate per rifugio’

L’Aquila. “Sono stati riaperti i centri di accoglienza per i cittadini preoccupati dalle nuove forti scosse di terremoto che hanno interessato nuovamente la zona dell’aquilano. Anche gli edifici MUSP, che hanno consentito la riapertura delle scuole dopo il sisma del 2009, sono stati messi a disposizione ed hanno accolto migliaia di cittadini nelle precedenti notti, dimostrando ancora una volta l’importanza di considerare questi edifici una risorsa sociale e non soltanto formativa”.

Lo dichiara in una nota la senatrice M5S Enza Blundo.

“Le scuole però sono diventate luoghi di accoglienza in assenza, a circa otto anni dal sisma, di vere aree di accoglienza dotate di quanto necessario: brandine, materassi, riscaldamento e bagni.

Il piano di protezione attuale prevede aree di supermercati e campi sportivi che non risultano essere attrezzate.

Poiché tutte le scuole sono state riaperte – prosegue Blundo – è necessario far sapere quale sicurezza viene garantita agli studenti, rendendo pubblico sul sito ufficiale del Comune ogni informazione inerente lo stato di vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici, che avevo richiesto alla fine di agosto scorso per chiarire con quale criterio siano state riaperte le scuole”.

“Considerando il comunicato della Commissione Grandi Rischi in cui si dichiara che potrebbero verificarsi scosse di pari o superiore intensità, quale soluzione verrà offerta per i 1500 aquilani che vi avevano trovato rifugio, almeno per la notte, a causa dell’insicurezza di abitazioni ancora danneggiate da crolli di calcinacci?”.

“Oltre ad aver depositato un’ interrogazione per far chiarezza sulle modalità di utilizzo dei fondi destinati alla ricostruzione e allo sviluppo del tessuto urbano e produttivo a L’Aquila e nei comuni del cratere, presenterò un’interpellanza sulle condizioni di sicurezza dell’ intero territorio e torno a sollecitare il presidente Grasso a chiedere ai gruppi di nominare i componenti per far partire la Commissione d’Inchiesta”, conclude la senatrice aquilana del M5S.

Impostazioni privacy