L’Aquila, ok del Consiglio a bilancio di previsione 2016: per Liris è ‘testamento di morte’

L’Aquila. Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato la scorsa notte il bilancio di previsione dell’ente per l’esercizio 2016. La manovra finanziaria ha un valore complessivo di 1 miliardo e 300 milioni di euro.

Si tratta di un bilancio tecnico, nelle more del definitivo riconoscimento del trasferimento straordinario volto a compensare le maggiori spese e le minori entrate registrate a seguito del sisma.

Lo strumento finanziario prevede la copertura di tutti i servizi previsti per legge, vale a dire i servizi a domanda individuale (pre e interscuola, trasporto e mense scolastiche) e i servizi essenziali, quali il trasporto pubblico locale e la raccolta dei rifiuti.

L’atto deliberativo è stato approvato con 16 voti favorevoli, 10 contrari e 3 di astensione.

Fra coloro che hanno espresso il proprio dissenso c’è Guido Quintino Liris, il capogruppo di Forza Italia.

‘L’ultimo bilancio di previsione del centrosinistra è stato un testamento di morte della città. Il bilancio di previsione è l’atto amministrativo e politico più importante per una classe dirigente: è l’eredità morale che viene lasciata ai propri concittadini. L’eredità che lascia il centrosinistra ed il PD è un bilancio che non prevede programmazione, senza prospettive, senza visione. Un bilancio di macerie, qualora ce fosse stato bisogno proprio in questa città. Un bilancio di morte e tasse, di assenza di ricostruzione dei centri storici, di completo abbandono delle frazioni; il territorio dopo 9 lunghi anni di centrosinistra è peggiorato, senza alcuna opportunità lavorativa e sociale’, dichiara Liris che poi conclude:

‘Questa amministrazione lascia un’eredità pesante, fatta di tagli, tasse e sacrifici insopportabili per una comunità già violentemente stremata. Ciò che dispiace fortemente è constatare che saranno tutti i cittadini aquilani a pagare lo scotto di una gestione dilettantesca, di una coalizione sempre più garante dei poteri forti di questa città e sempre meno vicina alle richieste di chi, oggi, anche per colpa del centrosinistra cittadino, vive una condizione di difficoltà e disillusione’.

 

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