L’Aquila, WWF contro il poligono militare di Monte Stabiata: ‘metalli pesanti comtaminano il Parco’

L’Aquila. “L’esistenza del poligono militare di Monte Stabiata, vicino la frazione aquilana di Collebrincioni, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, non è più tollerabile per ovvi motivi, primo fra tutti la contaminazione del suolo da metalli pesanti, come ad esempio il piombo”.

Lo ha dichiarato Antonello Santilli, presidente del WWF Abruzzo, precisando che l’area addestrativa è gestita dal Comando del 9° Reggimento Alpini “L’Aquila”, che a sua volta dipende dalla Brigata Alpina “Taurinense”, di stanza a Torino.

Il poligono ha una superficie totale di oltre 3000 ettari, di cui circa 2/3 del Demanio e 1/3 appartenente a privati cittadini.

Il 3 giugno scorso il Comando ha depositato la documentazione, con lo Studio di Incidenza Ambientale, che dovrà essere esaminata dal Comitato VIA della Regione Abruzzo, previo parere dell’Ente Parco. Cittadini, associazioni ed enti possono presentare le proprie osservazioni entro il 3 luglio 2019.

“Il WWF Abruzzo Montano ha creato un gruppo di lavoro per monitorare la situazione ed ha già scritto a Sindaco e Assessore all’Ambiente di L’Aquila, a Presidente e Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, auspicando che venga finalmente voltata pagina nell’affrontare le gravi problematiche connesse a questa attività militare, in un’area protetta da restituire al suo ruolo fondamentale: la conservazione della Natura”, conclude Santilli.

 

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