L’Aquila, percorre 700 km per molestare una donna: all’appuntamento trova la polizia

L’Aquila. Il personale dell’ufficio volanti della questura di L’Aquila ha tratto in arresto un cinquantenne proveniente dal nord Italia per atti persecutori perpetrato nei confronti di una donna.

 

L’attività ha avuto inizio la scorsa notte, quando sull’utenza 113 perveniva una chiamata da parte di una donna aquilana in forte stato di agitazione che chiedeva aiuto in quanto un soggetto che la perseguitava da tempo stava per raggiungerla senza il suo consenso.

Immediatamente gli operatori delle volanti si sono portati nell’abitazione della donna. Quest’ultima, una volta tranquillizzata, ha riferito ai poliziotti che ad agosto, per il tramite dei social, ha conosciuto un soggetto, intraprendendo con quest’ultimo un rapporto di amicizia via messaggi.

Tuttavia, con il passare del tempo l’uomo cominciava a non accettare di essere relegato a semplice amico e iniziava a fare avance alla donna che si vedeva costretta a bloccare tutti i suoi contatti. Lo stesso, imperterrito, continuava a contattarla tramite mail e telefonate anonime fino alla scorsa notte, quando comunicava alla donna che era partito dal suo luogo di residenza nel nord Italia per raggiungerla a L’Aquila.

Giunto all’alba nel capoluogo abruzzese, l’uomo invitava la donna a raggiungerla in un bar, tuttavia all’appuntamento si sono presentati gli uomini delle volanti che lo hanno arrestato per il reato di atti persecutori.

A seguito di convalida, il gip del Tribunale di L’Aquila ha disposto la custodia cautelare in carcere. Contestualmente, il questore di L’Aquila ha spiccato un foglio di via obbligatorio dal comune capoluogo, con divieto di ritorno.

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