Campo Imperatore, Rassegna Ovini ridotta ma a regola d’arte FOTO

Castel del Monte. E’ filata liscia come l’olio la 59esima Rassegna degli Ovini di Campo Imperatore, che si è svolta questa mattina a Fonte Macina, per la prima volta interamente organizzata dal Comune di Castel del Monte, dopo il passo indietro della Camera di Commercio dinanzi alle misure di sicurezza divenute più stringenti e costose.

Un’edizione che aveva tutti gli occhi puntati sulla sicurezza, dopo l’incendio divampato lo scorso anno proprio durante la manifestazione, a causa di una fornacella accesa fuori dalle apposite aree delimitate. Il sindaco di Castel del Monte, dopo il forte rischio di annullamento, si è fatto avanti e a messo in piedi un’organizzazione, riuscita a puntino, che ha però bandito sia i mercati ambulanti (vietati di norma in tutta l’area) che gli stand espositivi che, da sempre sono stati allestiti attorno ai recinti delle greggi in mostra.

Sono stati, infatti, le pecore, i pastori e la tradizione a fare da protagonisti della giornata, iniziata alle 8 con l’arrivo delle greggi, proseguita con la messa celebrata da vescovo Michele Fusco e con l’esposizione di prodotti tipici degli allevatori locali, per chiudersi, poco dopo mezzogiorno, con la sfilata delle pecore che hanno ripreso la via dei pascoli.

Sui prati della manifestazione, oltre ai tantissimi visitatori, hanno trovato accesso “solo” due lunghe schiere di bagni chimici, la postazione mobile del (nutrito) presidio della Croce Rossa, quelle della protezione civile per la distribuzione di acqua, tantissimi cestini per la raccolta dei rifiuti e altrettanti estintori, piazzati letteralmente a ogni angolo. Gli unici mezzi autorizzati ad accedere sull’erba, oltre a quelli degli addetti ai lavori, le autobotti del pronto intervento antincendio e i cavalli delle guardie forestali.

Tutto intorno, come si spera di vedere ogni ordinario giorno, un ordine forse mai visto in occasioni di tale affluenza. Pattuglie di carabinieri e polizia a ordinare il traffico e i parcheggi, al punto da disciplinare anche i camper e le centinaia di motociclette che hanno affollato i due ristori vicini. Per accogliere il numero straordinario di automobili, sono state “aperte” le aree normalmente delimitate dai grossi massi, ma solo per far accedere i veicoli ad aree eccezionalmente allargate, seppur delimitate da cartelli e nastri di segnalazione, con i volontari della protezione civile a indicare come e dove passare e posteggiare.

Il risultato è stato un miracolo: nessuno parcheggiato lungo la strada, né accampato alla meno peggio. Quello che, invece, dovrebbe essere il normale comportamento da adottare. Unica nota stonata la presenza di una decina di venditori di cappelli che si aggiravano tra la folla: abusivi che, anche sotto lo sguardo delle forze dell’ordine, hanno tampinato per tutto il giorno i presenti, incassando fior di quattrini in barba al divieto e al fisco.

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