Vertice post alluvione Fucino: tutti chiedono lo stato di calamità naturale

fucinoCelano. La gravità dei danni conseguenti agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio fucense ha superato ogni pessimistica previsione. Oltre cinquemila gli ettari di terreno che sono andati sott’acqua e con essi tutte le colture in atto mettendo in ginocchio un comparto agricolo già fortemente provato. I danni hanno riguardato anche le strutture, le strade poderali e le abitazioni rendendo necessari interventi tempestivi per ripristinare o quanto meno salvare quanto salvabile in una situazione di emergenza come quella attuale nel comprensorio del Fucino.

E’ pertanto necessario avviare nel più breve tempo possibile l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale: questo, in sintesi, quanto emerso nel corso della riunione relativa agli aspetti tecnico-operativi che è svolta ieri pomeriggio nella sede del  Comune di Celano e che ha visto la partecipazione di sindaci e rappresentanti di una decina di Comuni, della Provincia dell’Aquila e del Consorzio di bonifica, oltre a numerosi agricoltori e ai responsabili della Coldiretti L’Aquila nelle persone del presidente Salvatore Di Benedetto e del direttore Raffaello Betti. I presenti hanno reciprocamente convenuto l’esigenza di uniformare l’azione informativa in favore delle popolazioni locali, per quanto riguarda la segnalazione dei danni a colture, infrastrutture, abitazioni e terreni, anche nell’ottica di agevolare i lavori degli uffici competenti, per la particolare situazione creatasi a seguito degli eccezionali eventi atmosferici.
“Siamo di fronte ad una situazione di emergenza causata dall’imperversare del maltempo dei giorni scorsi – ha dichiarato Raffaello Betti, direttore della Coldiretti L’Aquila – e ci stiamo tempestivamente attivando per richiedere con la massima urgenza lo stato di calamità naturale, mi preme in proposito ringraziare Cesidio Piperni, assessore alle politiche agricole e borghi rurali del Comune di Celano per la disponibilità a collaborare in questa delicata fase nel corso della quale coordineremo tutte le richieste che perverranno dai Comuni”.

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