Variante sud L’Aquila, in inchiesta pubblica maggioranza contro il progetto

L’Aquila. “Oggi è una bella giornata, sulla Variante Sud di L’Aquila hanno prevalso nettamente le ragioni dei cittadini dei comitati e dei comuni”. Questo il commento di Augusto De Sanctis che ha partecipato per il Forum H2O e la Stazione Ornitologica Abruzzese all’inchiesta pubblica sull’opera promossa dalla Regione Abruzzo.

‘L’ANAS ha una strana capacità: pur potendo scegliere tra diverse opzioni promuove sempre a spada tratta i progetti nelle aree a maggiore rischio idrogeologico con un uso spropositato di movimento terra e calcestruzzo. Chissà perchè.

Il risultato a L’Aquila si sostanzia nel costosissimo progetto della variante Sud che oggi nell’inchiesta pubblica promossa dalla Regione ha rimediato una generale bocciatura. Ora auspichiamo un ripensamento anche se l’atteggiamento dell’ANAS durante tutta la riunione è stato di sfida aperta ai presenti, con toni inaccettabili per rappresentanti di una struttura statale. Addirittura ad un certo punto il rappresentante di ANAS ha invitato i comuni a dare un incarico ad un tecnico per progettare la strada come se non fosse compito dell’ANAS.

Una chiusura a riccio, una posizione di chi sta cercando di difendere un progetto indifendibile senza poter spiegare perchè devastare la piana dell’Aterno costruendo un’opera pubblica da decine di milioni di euro per larghi tratti in zona a massimo rischio alluvione. In un paese dove ogni volta che piove ci sono danni immensi e spesso anche lutti.

I comitati aquilani e i comuni hanno mantenuto una calma olimpica smontando e azzerando la proposta che l’ANAS sta pervicamente portando avanti, dimostrando che è possibile realizzare l’opera sul tracciato attuale della SS17 spendendo molto meno’, si legge in una nota.

“Noi abbiamo fatto notare – continua De Sanctis – che l’ANAS nel 2009 provò a far passare il progetto utilizzando strumentalmente un’ordinanza di protezione civile per la riapertura delle scuole. Un’azione spregiudicata e l’ANAS dsi fermò dopo una serie di esposti.

Visto che sono passati ben sette anni, abbiamo accusato ANAS di questa perdita di tempo legata esclusivamente alla sua testardaggine, con la scelta di progetti faraonici e distruttivi privi delle basi per poter essere approvati. Abbiamo fatto notare che la legge sulle aree a rischio idrogeologico obbliga a dichiarare non altrimenti delocalizzabile l’intervento.

Ora è chiaro che si può passare sul tracciato attuale della SS17, che non ha alcun rischio, anche con beneficio per le tasche dei cittadini. Quella scelta dall’ANAS è una strada senza uscita, quella proposta dai Comitati può invece essere realizzata concretamente”.

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