Terremoto L’Aquila, Coldiretti lo ricorda ad Onna

L’Aquila. Domani alle ore 10.30 nella Chiesa Parrocchiale di Onna, simbolo nazionale e mondiale del tragico terremoto del 6 aprile 2009, Coldiretti L’Aquila con il suo consigliere ecclesiastico Don Juvence Velondrazana celebrerà la cerimonia in ricordo delle vittime del terremoto.

Una messa cantata che vedrà  la partecipazione del tenore Alessandro Pento e della soprano Laura Surricchio, oltre naturalmente alla presenza di istituzioni locali e del capoluogo, imprenditori e dei dirigenti di Coldiretti e dell’Ara Abruzzo, la cui struttura nel 2009 venne scelta dall’organizzazione professionale come base logistica ed operativa dell’azione di soccorso e di aiuto alle operazioni di volontariato prestate a sostegno della popolazione aquilana, alle imprese agricole e ai cittadini del capoluogo abruzzese.

Un soccorso che si rivelò importante per dare un segno di solidarietà concreta ad una popolazione sofferente e ai tanti imprenditori agricoli aquilani colpiti dal terremoto. “In questi difficili anni di ricostruzione si sono poste le basi sociali e morali per prestare nuovamente attenzione alla realtà locale, con i limiti che essa impone e la consapevolezza che possono costituire la possibilità di uno sviluppo umano e sociale più sano ed etico – commenta Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L’Aquila – l’agricoltura con i valori, le radici e le tradizioni che esprime costituisce un esempio di tenacia e laboriosita’ per l’intera società civile aquilana, per continuare a svolgere l’azione di impulso alle attivita’ economiche e di valorizzazione delle risorse territoriali, imprescindibile per il bene comune, per lo sviluppo, il benessere e la sicurezza sociale.

Ecco il senso della cerimonia di domani in cui esprimeremo l’importanza di guardare il futuro senza dimenticare ciò che è stato”. Alla cerimonia di domani mattina parteciperanno anche il direttore regionale di Coldiretti Giulio Federici, il direttore provinciale Massimiliano Volpone e il segretario di zona Maurizio Gallucci.

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