Terremoto L’Aquila, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ‘processa’ Grandi Rischi

L’Aquila. Spiegare ai giovani studenti (maturandi e universitari) il funzionamento di una Facoltà di Giurisprudenza attraverso la ricostruzione dei grandi processi dell’attualità. È questa la suggestiva formula adottata già da qualche anno dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per i “Grandi Processi”, un ciclo di incontri di orientamento alla scelta universitaria rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori della Campania.

Stavolta al centro dei “Grandi Processi” del Suor Orsola ci sarà un delicatissimo “processo alla scienza” per il caso del terremoto dell’Aquila, che ha visto sul banco degli imputati sette esperti della Commissione Nazionale per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi per aver causato a seguito delle loro errate valutazioni la morte di 37 cittadini dell’Aquila.

La simulazione processuale si svolgerà simbolicamente mercoledì 6 aprile alle ore 11 nell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa, anche per ricordare le 309 vittime del sisma abruzzese verificatosi esattamente sette anni orsono: il 6 aprile del 2009. E sarà un caso giudiziario di grande interesse, anche da un punto di vista scientifico ed accademico, perché la sentenza della Corte di Appello dell’Aquila, che ha assolto sei dei sette imputati, ha completamente ribaltato i verdetti di condanna del primo grado di giudizio.

Il processo simulato, che sarà introdotto dal Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro e dal Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Aldo Sandulli, vedrà contrapposti il magistrato Paola Piccirillo, nelle vesti di pubblico ministero e il prof. Gianluca Gentile, docente di diritto penale al Suor Orsola, nelle vesti di avvocato difensore degli scienziati. Sarà presente al processo anche l’avvocato Gregorio Equizi del foro di L’Aquila, che è stato avvocato di parte civile nel ‘vero’ processo.

Il verdetto sarà affidato ad un collegio giudicante formato da un gruppo di studenti delle scuole secondarie superiori presenti alla simulazione processuale, presieduto da Antonio Buonajuto, già presidente della Corte d’Appello di Napoli.

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