Arap, Apindustria L’Aquila insiste: ‘Sede unica solo per convenienza’

L’Aquila. ‘Dopo l’allarme che la nostra Associazione ha lanciato solo 6 giorni fa sono arrivate prima di tutto le conferme che la sede unica Arap (azienda regionale delle attività produttive) è ormai cosa fatta e poi le prese di posizione del Vice Presidente Giovanni Lolli che non portano assolutamente alibi ad un’azione che sembra essere solo di convenienza”.

E’ quanto scrive in una nota il segretario generale di Apindustria Massimiliano Mari Fiamma.

“Gli accenni ad una decisione necessaria ed auspicabile, tesa all’efficientamento ed alla riduzione dei costi di una struttura che è, indubbiamente, pesante, costosa e di dubbia efficacia – si legge nella nota – sono del tutto campati in aria e lasciano spazio ad una manovra, portata avanti dal commissario Giampiero Leombruni sotto la regia del Presidente Luciano D’Alfonso, che puzza invece di stantio e politica da prima repubblica.

E’ del tutto evidente – osserva Mari Fiamma – che un Commissario nominato appena il 18 dicembre scorso, con le vacanze di Natale di mezzo, non può aver messo a punto in circa 10 giorni lavorativi un piano di riorganizzazione che abbia un minimo di basi empiriche, difatti la sensazione che tutto fosse già scritto resta fuor di dubbio l’ipotesi più probabile.

Nel frattempo Giampiero Leombruni ha già avviato le pratiche per l’affitto della sede di Pescara che sara’ ubicata in via Passo Lanciano al n. 75 ed ha preavvisato i dipendenti di Teramo, L’Aquila, Avezzano e Sulmona che già da fine mese saranno in parte trasferiti nel capoluogo adriatico.

L’argomento principale è stato che in meno di un mese non sarebbero stati disponibili i fondi per pagare gli stipendi di tutti ma da queste ‘ristrettezze economiche’ – scrive il segretario di Apindustria – sembrano esenti sia la scriteriata azione di locazione di 1.500 metri in centro a Pescara – senza che si sia nemmeno predisposta una cartolarizzazione dell’ingente patrimonio dei Consorzi locali – sia i paventati 140.000/160.000 euro annui che costituiranno l’appannaggio del prossimo Direttore Generale dell’Agenzia.

Quest’ultimo, per chiarire, non sarà scelto al termine del percorso commissariale dato che sul BURA Speciale n. 2 dell’8/01/2016 è stato già pubblicato il bando di concorso che, però, a ben guardare, sembra proprio disegnato su una figura specifica molto vicina all’attuale Governatore regionale e già alle prese con quel famoso Consorzio ASI Valpescara che vanta debiti milionari che le nostre tasche ripianeranno presto”.

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