Rocca San Giovanni, il sindaco Fabio Caravaggio chiede il commissariamento della Pro loco

Il primo cittadino: “L’inerzia dell’associazione non è più tollerabile”

Rocca San Giovanni. È un invito ad operare per il bene del territorio e ad abbandonare la strada dell’inerzia quello che fa alla Pro loco il sindaco di Rocca San Giovanni Fabio Caravaggio, che in più occasioni ha incontrato i vertici dell’associazione.

”Abbiamo più volte sollecitato la Pro loco affinché si adoperasse per la promozione del territorio – spiega il primo cittadino -. La mia amministrazione crede nella collaborazione tra le diverse realtà del paese perché soltanto insieme si possono raggiungere risultati eccellenti. E lo stiamo dimostrando lavorando in sinergia con attività e associazioni che hanno accolto, al contrario della Pro loco, il nostro invito a cooperare”.

Il primo incontro con l’associazione locale è avvenuto su richiesta del sindaco il 26 ottobre scorso, ad appena venti giorni dall’insediamento della giunta Caravaggio. Il secondo colloquio c’è stato un mese dopo, il 29 novembre, sempre su istanza del primo cittadino, durante il quale l’ente aveva preso l’impegno di avviare, entro il mese di febbraio, la campagna di tesseramento per l’annualità 2022, come previsto anche dall’Unpli (Unione nazionale pro loco d’Italia).

“A febbraio scorso – racconta Fabio Caravaggio – abbiamo sollecitato di nuovo l’associazione perché provvedesse ad avviare il tesseramento ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Non solo. In questi ultimi mesi sono stati circa 50 i cittadini di buona volontà che hanno fatto richiesta di iscrizione alla Pro loco ai quali nessuno ha dato risposta, nonostante siano ampiamente trascorsi i 30 giorni stabiliti dall’art. 3 dello Statuto entro i quali l’ente avrebbe dovuto rispondere”.

“È stata preclusa ai cittadini – aggiunge – la possibilità di partecipare alla vita associativa senza alcuna valida giustificazione stante l’atteggiamento silente ed omissivo del Consiglio direttivo, che peraltro viola i principi base dell’associazionismo. Perciò chiediamo agli organi di controllo dell’Unpli di intervenire, ed eventualmente commissariare, l’associazione per porre fine a questa imbarazzante vicenda”.

Il primo cittadino, sottolineando come la finalità dell’organizzazione sia quella di soddisfare gli interessi turistici e sociali della collettività e riunire attorno a sé tutti coloro che vogliono contribuire allo sviluppo del territorio, dice: “Non ritengo consono il comportamento della Pro loco che dovrebbe essere l’organo principe della promozione territoriale. Dovrebbe organizzare eventi, creare sinergie e soprattutto accogliere i cittadini che vogliono impegnarsi per il proprio paese”.

Il Comune ha ospitato nei giorni scorsi una riunione organizzativa con tutte le associazioni e i comitati paesani al fine di programmare le iniziative di intrattenimento e promozione nel periodo estivo. “All’incontro hanno partecipato anche i referenti della Pro loco – racconta Caravaggio – ma senza proferire parola, senza alcuna proposta. È un’associazione inoperosa, al momento è come se non esistesse. Non possiamo, insieme all’intera cittadinanza, tollerare tutto questo”.

“Non so quali sono le motivazioni, o meglio gli interessi, che ci sono alla base di questo atteggiamento ostruzionistico – conclude – ma da sindaco non posso non tutelare la volontà dei cittadini”.

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