Ospedale di Chieti, Reparto di Radioterapia. Pd: ‘Fermo il Bando per l’acquisto dell’acceleratore lineare’

Chieti. “Sconcertati! Non possiamo che definirci così a Chieti dove un fiore all’occhiello per le cure oncologiche, qual è il reparto di Radioterapia del Prof. Genovesi, viene totalmente dimenticato dalla Regione Abruzzo e, a quanto pare, non adeguatamente tutelato e valorizzato dalla propria stessa Dirigenza Sanitaria”. (Così la consigliera PD Di Roberto) Sono circa 1000, su base annua, le richieste di cura di pazienti oncologici che a tale reparto vorrebbero affidare il proprio diritto di cura, ma da mesi con la Tac rotta e con un acceleratore lineare in meno, il S.S. Annunziata può accogliere soltanto 400 persone, quelle già in carico, mentre le altre sono costrette a rivolgersi presso altre strutture.

“Nonostante le rassicurazioni da più parti avute, a mezzo stampa però, e al netto della Delibera di Giunta regionale dello scorso giugno, che assicurava la programmazione delle gara, apprendiamo che l’iter per l’acquisto dell’acceleratore lineare è di fatto fermo. (Questa la denuncia del Capogruppo PD Di Giovanni)”. Emerge infatti, in sede di Commissione regionale sanità, che l’Assessorato ammetta di essere ancora in attesa delle specifiche tecniche e della definizione dei luoghi per l’acceleratore, in un evidente ritardo della Asl competente, ma a ben vedere in una mancata definizione di priorità da parte della Regione. Ritardi e lentezze che preoccupano l’intero gruppo consiliare cittadino (Di Roberto, Di Giovanni, Iacobitti, De Luca e Paci) nella consapevolezza che, alla luce di tutto questo, ci vorranno ancora mesi, tanti e troppi, per far sì che i propri concittadini possano essere seguiti e curati nella propria città e nel proprio ospedale. “La preoccupazione più grande (evidenziano tutti i consiglieri PD) è quella dell’allungarsi ed aggravarsi delle liste d’attesa: 6 mesi per la prostata, 6 mesi per la mammella, 2 mesi per i tumori in sede. Attese, file, lungaggini che ricadono sui nostri concittadini, fragili, pazienti che soprattutto in concomitanza della pandemia che ci attanaglia tutti, dovrebbero essere maggiormente garantiti e non già obbligati a spostarsi per essere curati”.

Con fondi già stanziati con DM del 6 dicembre 2017, e con la Delibera CIPE del 21 marzo 2018 che ha destinato all’Abruzzo più di 6 milioni di Euro, ciò che tristemente si constata è una Pescara che già nello scorso dicembre approva una proposta di aggiudicazione per l’acquisto di un proprio nuovo acceleratore, e una Chieti capoluogo relegata a cenerentola alla quale viene tolto molto (non ultimi i 30 milioni già destinati e finiti a ripianare i debiti contratti in un anno di gestione Marsilio) e assicurato ben poco, quel minimo sindacale del rifacimento dei corpi C ed F cioè, che comunque non risolvono i gravi e annosi problemi del nosocomio teatino.

“Come rappresentati istituzionali delle esigenze ed istanze dei teatini, soprattutto dei più fragili, non possiamo che chiedere chiarezza e risposte certe in tema di tutela sanitaria e garanzia di assistenza e cura nella nostra città. Lo facciamo ancora oggi, come più volte in passato, e sempre terremo al centro delle nostre interlocuzioni e del nostro impegno il Bene principale di ogni persona: il diritto alla salute, che vale sempre e ancor più in uno sciagurato momento pandemico come l’attuale. Nel fronteggiare il Covid, nella consapevolezza dell’ancora lunga convivenza con esso cui siamo destinati, non si può lasciare indietro nessuno. Men che mai i pazienti oncologici cui vanno evitati disagi e difficoltà di qualunque tipo e portata”. Così concludono i consiglieri comunali del Partito Democratico di Chieti.

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