Emergenza Covid, Marcozzi: ‘Mentre Marsilio continua a fare propaganda, l’Ospedale di Chieti è in grave difficoltà’

Chieti. “La notizia, riportata dalla stampa, delle quattro ambulanze con pazienti Covid lasciate in fila davanti al Pronto Soccorso di Chieti, in attesa di un posto letto, rappresenta un’altra fotografia della gravità della situazione che stiamo vivendo, a cui si aggiunge l’incapacità dei vertici della Asl 02 di farsi trovare pronti alla seconda ondata di contagi. È inammissibile assistere ancora oggi a scene come questa, perché confermano che, a quanto pare, i mesi di tempo a disposizione per farsi trovare pronti a questa fase siano stati sprecati. Una tesi rinforzata dagli ultimi atti dell’Azienda Ospedaliera, che a colpi di delibere sta stravolgendo il piano di intervento inizialmente previsto, ritenuto evidentemente fallimentare dall’Azienda stessa. Se anche il presidio di Chieti, originariamente indicato come struttura Covid, sta già andando in affanno di ricettività, vuol dire che gli errori gestionali sono stati enormi. E chi rischia di rimetterci sono il personale sanitario, costretto dalle lacune dei vertici a lavorare sotto organico e in condizioni pessime, e i pazienti”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Sono settimane che chiediamo al Presidente Marsilio e all’Assessore Verì di aprire gli occhi sulla realtà delle corsie ospedaliere, sulle difficoltà che ogni giorno vengono affrontate e per cui, ancora oggi, non vediamo nessun tipo di soluzione. Niente di tutto ciò è stato fatto. E se adesso ci troviamo nelle condizioni di dover lasciare i pazienti parcheggiati dentro le ambulanze, mentre i numeri dei contagi non danno segni di frenata, significa che sono stati commessi una marea di errori. A partire, a mio avviso, dalla scelta politica di non cambiare i vertici della Asl 02, col DG Thomas Schael che andava rimosso mesi fa per manifesta incapacità”.

“Purtroppo finora il Presidente Marsilio è stato capace di far sentire la propria voce per fare propaganda contro il Governo nazionale o per attaccare strumentalmente le opposizioni in Consiglio regionale, ma rimane in silenzio quando chiediamo un tavolo di confronto permanente per affrontare l’emergenza Covid. Mi auguro che questo atteggiamento non dipenda dalla volontà di nascondere tutte le falle del nostro sistema sanitario regionale. Rinnovo ancora una volta l’invito a rendere sistematico questo confronto con le opposizioni, e a farlo il prima possibile perché siamo già in ritardo. A lui la scelta tra continuare a fare propaganda o aprirsi al dialogo. In ballo oggi non c’è il consenso elettorale, ma la vita delle persone”, conclude.

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