D’Amico: ‘Sulla vicenda Amazon si sta certificando l’inconsistenza politica del Vastese’

Cupello. “La notizia che i Sindaci della Val di Sangro abbiano fatto quadrato nella richiesta unitaria di ospitare sul proprio territorio il possibile insediamento logistico di Amazon è qualcosa su cui vale la pena di riflettere seriamente.

Bravo il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, che ha saputo far convergere tutto il territorio, al di là di ogni steccato ideologico e di appartenenza, su una possibilità d’investimento produttivo ed occupazionale che, personalmente, vedo concreto nel realizzarsi; nel vastese assistiamo alla sterile discussione se il decreto del governatore Marsilio, che ha passato l’area dell’autoporto di San Salvo direttamente all’ARAP che è candidata ad ospitare l’investimento, sia operazione legittima oppure al riguardo deve deliberare il Consiglio Regionale.

Tutto ciò, onestamente, mi sembra più un operazione tesa a soddisfare i bisogni e le esigenze dei consiglieri regionali della Lega del territorio che una cosa utile e necessaria.

La cosa che invece fa riflettere parecchio è la certificazione della divisione politica ed istituzionale che c’è nel vastese.

Già dai primi annunci del possibile investimento di AMAZON in provincia di Chieti, nel mentre da noi si discuteva sui metodi e procedure, il Sindaco di Fossacesia annunciava orgoglioso al Tg3 che erano già stati sottoscritti i preliminari di vendita dei terreni dell’area candidata ad ospitare l’area logistica.

Ancora una volta, con cocciuta insistenza, credo e ritengo, facendo l’ennesimo accorato appello a tutti, che il vastese deve ritrovare una forte unitarietà di azione politica ed istituzionale perché, quando manca un autorevole figura che fa sintesi, solo uniti si vince.

Questo ruolo doverosamente tocca al Sindaco della città capofila che è Vasto con la viva e sollecita raccomandazione che, il territorio, inizia con la zona litorale e finisce con il lambire i confini con l’alto Molise con Schiavi d’Abruzzo e Castglione Messer Marino.

Se non superiamo gli egoismi e recuperiamo l’unitarietà di veduta e di azione, nel mentre altrove si fanno investimenti e c’è occupazione, da noi parleremo solo di delocalizzazione produttiva, cassa integrazione e disoccupazione crescente”. Si legge così in una nota di Camillo D’Amico.

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