Cupello, D’Amico: ‘Sul Civeta abbiamo sempre sollecitato e sostenuto posizioni chiare e coraggiose’

Cupello. “Non intendo alimentare alcuna vena polemica nei confronti di nessuno ma solo onorare un impegno politico ed istituzionale continuo, costante ed a “testa alta” del gruppo consiliare che mi onoro di presiedere”.

 Si legge così in una nota di Camillo D’Amico, capogruppo consiliare di Insieme per Cupello, che prosegue: “Mi riferisco al comunicato stampa del “Comitato di Difesa degli Interessi del Vastese” (?!!!!) emanato in data odierna che esplicita “preoccupazioni” sui postumi dell’avvenuto sequestro della terza vasca di servizio dell’impianto consortile del Civeta ad opera dei N.O.E. di Pescara su ordine della Procura della Repubblica di Vasto.

 Sorprende che tutto quanto viene nel comunicato stampa asserito sono state e sono questioni che il nostro gruppo ha sostenuto sempre e fatte proprie sia in termini di preoccupazioni che di proposte.

 Verrebbe da dire meglio tardi che mai.

 Noi abbiamo sempre detto che il Sindaco di Cupello è autorità sanitaria locale e che, in questa veste, ha la vigilanza e la tutela della salute dei cittadini oltrechè dell’ambiente:

 Sempre abbiamo asserito che, essendo in capo all’amministrazione di Cupello la “custodia” della vasca sequestrata, ad essa spetta aprire l’interlocuzione con l’Autorità Giudiziaria sia per la messa in sicurezza che, eventualmente, riaprirla ai soli rifiuti dei comuni consorziati; Noi, con coraggio e senso di responsabilità ed unilateralmente, abbiamo presentato apposita istanza formale non accettata per il sol fatto che, all’epoca, le indagini erano ancora da concludere.

 Il Sindaco di Cupello dopo l’unanime approvazione di un nostro ordine del giorno da parte del Consiglio Comunale al riguardo cosa ha fatto????

 Ci siamo fatti carico di Istituzionalizzare tutto riponendo discussioni e decisioni nella deputata sede del Consiglio Comunale senza scadere nelle discussioni fuorvianti ed inutili dei blog e siti qualsiasi.

 Concludo dicendo che Noi abbiamo idee chiare sui tanti problemi che insistono sul Civeta, sulla Stogit e su cosa fare per governarli trovando, laddove possibile, anche soluzioni adeguate facendo riferimento alla nostra esperienza vissuta ed alle conoscenze che abbiamo.
Preferiremmo che le discussioni siano fatte nelle sedi deputate ove ognuno, assumendosi la responsabilità dovuta, formule proposte concrete.

 Per Noi questa è Democrazia partecipata.

 Altri preferiscono la sterile polemica oppure demonizzarci e deriderci; proviamo soddisfazione quando però convergono su nostre proposte e soluzioni anche se fatto tardivamente”.

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