Cavalcavia di Dragonara, M5S: ‘Finalmente la Regione si sveglia, ora si proceda con l’abbattimento’

Chieti. “Meglio tardi che mai!”, esordiscono così i pentastellati, Daniela Torto, Barbara Stella e Luca Amicone, all’annuncio del presidente della Regione di uno stanziamento di oltre 270mila euro per il cavalcavia di Dragonara.

“Finalmente dopo oltre due anni di battaglie, partito tutto da un mio esposto alla procura della Repubblica, ecco arrivare un primo risultato. Interessai anche il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sollevando la questione della pericolosità del ponte, che in seguito ha visto il pronto intervento di ANAS per la messa in sicurezza provvisoria del cavalcavia. Probabilmente in Regione si sono svegliati e si saranno accorti solo ora degli accorati appelli che il M5s sta facendo da tempo, a tutela della sicurezza pubblica”, interviene la deputata abruzzese Daniela Torto. E conclude, “bene, ad ogni modo anche questa è ancora un’altra battaglia vinta dal M5S ma saremo comunque attenti a monitorare i prossimi sviluppi”.

Prosegue la consigliera regionale Barbara Stella, “inizialmente ho presentato in Regione Abruzzo un’interpellanza sul cavalcavia, alla quale però non mi fu data alcuna risposta esaustiva. In seguito fui costretta a portare la vicenda fino in commissione di vigilanza per smentire le dichiarazioni dell’ex-assessore Mauro Febbo, che aveva dichiarato un finanziamento di oltre 580mila euro: l’ennesimo annuncio che sappiamo essere stato solo fumo negli occhi. Lo stanziamento di oggi mi da ragione sull’importanza di risolvere un problema oramai decennale e sul lavoro svolto in questi due anni nelle sedi istituzionali”.

Continua e conclude il capogruppo del M5S al comune di Chieti, Luca Amicone, “questa notizia fa ben sperare che presto vedremo la conclusione di questa epopea. Mi sembra assurdo che per risolvere una questione che riguarda la sicurezza dei cittadini ci vogliano oltre 20 anni. Ad ogni modo mi auguro che ora si proceda celermente e che venga comunque trovata una soluzione adeguata per servire le famiglie che abitano in quell’area e che non potranno più essere servite dal ponte.”

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