Ateneo di Chieti-Pescara, borse di studio universitarie. Stella: ‘I ritardi dello scorso anno non si devono ripetere’

Chieti. “Anche per l’anno 2021-2022 la Giunta regionale di centrodestra non perde occasione per lasciare i nostri studenti appesi alla speranza di potere avere o meno la borsa di studio. Nell’Ateneo di Chieti-Pescara, l’università più grande e più numerosa della nostra Regione per numero di studenti, nonostante l’ADSU territorialmente competente stia cercando in tutti i modi di recuperare fondi, non potrà essere garantito il diritto allo studio a tutti gli idonei se la Regione non stanzierà le somme necessarie al più presto.”

Interviene così la Consigliera regionale del M5s Barbara Stella, che ancora una volta torna a criticare aspramente il governo regionale.

“Purtroppo mi risulta che a causa dei ritardi accumulati dalla regione lo scorso anno per coprire le borse di studio di tutti gli idonei, alcuni studenti hanno rinunciato agli studi. E quest’anno sono circa 630 gli idonei dell’ADSU Chieti-Pescara non beneficiari di borsa per mancanza di risorse. Il rischio che gli studenti debbano subire ancora attese interminabili come accaduto per l’A.A. 2020/2021 è concreto. Se non si interviene subito rischiamo in futuro di perdere altri studenti e soprattutto a farne le spese sarà l’intero sistema universitario regionale in termini di credibilità e affidabilità”.

E prosegue, “su questo tema ho presentato un’interpellanza in data 13 marzo 2022 per conoscere quali risorse la Giunta intende mettere in campo e con quali tempi. Ricordo che la normativa vigente prevede che le Regioni debbano contribuire con una somma pari ad almeno il 40 per cento del fondo statale che quest’anno ammonta a circa 7,5 milioni di euro. Pertanto la compartecipazione della nostra Regione dovrebbe essere di un minimo di circa 3 milioni di euro, ma ad oggi mi risulta che ne siano stati stanziati meno di un 1 milione”.

Conclude la Stella, “pertanto invito l’Assessore Quaresimale a lavorare concretamente per i nostri giovani per dare loro risposte immediate, attivandosi realmente nell’attuazione di una misura, come il diritto allo studio universitario, che deve essere garantito ad ogni costo e che in questi ultimi tre anni il governo regionale a guida Lega-Forza Italia-Fratelli D’Italia ha sempre relegato negli ultimi posti della propria agenda politica, nonostante il diritto allo studio sia uno dei capisaldi della nostra Costituzione che ogni amministratore pubblico dovrebbe alacremente difendere”.

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