D’Amico: ‘Al Comune di Cupello la maggioranza interpreta male i termini del Regolamento del Consiglio Comunale’

camillo damicoCupello. “Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da essere preoccupati!!! La maggioranza della Lista Civica Uniamoci d’ispirazione di centrodestra, che amministra il nostro Comune dopo la vittoria alle ultime elezioni amministrative del 25 Magio u.s., ha dato una pessima rappresentazione sul come interpreta il concetto di ‘democrazia’ ed il sano diritto all’espressione delegato ai rappresentanti del popolo eletti nei banchi della minoranza”.

 
 Così in una nota Camillo D’Amico, che aggiunge: “E’ accaduto che, sabato 19 scorso, in riferimento al dibattito sulle comunicazioni programmatiche enunciate dal Sindaco Manuele Marcovecchio nella seduta d’insediamento dello scorso 14 Giugno (quanto tempo è passato nonostante la promessa di una seduta successiva rapida fatta dallo stesso Sindaco), il Presidente del Consiglio, Valentina Fitti, ha bruscamente interrotto, togliendogli la parola, Camillo D’Amico che stava esponendo le ragioni della non condivisione di parti del programma ed evidenziando le grossolane lacune che vi sono contenute. Quanto successo, al di là di una chiara mancanza di galateo istituzionale e di una preoccupante intolleranza verso le altrui ragioni da parte sì del Presidente del Consiglio ma dell’intera maggioranza,  contravviene palesemente ai contenuti del comma 9 dell’articolo 40 del Regolamento che, in casi del genere e delle discussioni che riguardano materie legate al bilancio, prevede il  doppio del tempo rispetto ai 10 minuti canonici previsti”.
 
 “La cosa può apparire  insignificante e perdonabile – conclude D’Amico – se riferita all’inesperienza della giovane Presidente del Consiglio Comunale ma è invece grave ed irriverente rispetto alla lunga ed articolata esperienza del Sindaco che ha palesemente assecondato la scelta adottata e che si è accompagnata anche ad una visibile reazione di stizza ed insofferenza verso il consigliere D’Amico che, invano, ha cercato di far notare l’atteggiamento inusuale messo in atto. I pochi cittadini presenti sono rimasti chiaramente esterrefatti rispetto ad un atteggiamento dilatorio che manifesta una  preoccupante mancanza di volontà al confronto ed all’ascolto da parte del Sindaco e della sua maggioranza. Questo episodio, unito al fatto che non si è fatto molto per informare la cittadinanza della seduta consiliare programmata, certifica un preoccupante senso di mancanza del senso della democrazia che vorrebbero  sia poco partecipata e molto indirizzata ad assopire il dibattito e la conoscenza delle cose. Noi lo impediremo perché abbiamo una concezione diametralmente opposta”.
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