Chieti, Pasquantonio: ‘I cittadini di Strada Ombrosa devono pagare la Tares?’

logo-giustizia-socialeChieti. “I cittadini di Chieti hanno potuto constatare come negli ultimi quaranta giorni l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Primio  si sia particolarmente data da fare e sia riuscita, seppur tra mille difficoltà’, a mantenere ancora in vita quelle tradizioni culturali/popolari come la Settimana Mozartiana e Chieti in Strada”.

Così in una nota Angelo Pasquantonio, segretario provinciale di Giustizia Sociale, che ha aggiunto: “E’ pur vero che non c’è nulla di nuovo perché sono eventi che sono nati prima di questa amministrazione, però, le difficoltà’, sempre più crescenti, con le quali vengono riproposte fa pensare e forse anche un tantino preoccupare. Siamo tutti consapevoli che sono stati compiuti  grossi sacrifici economici per reperire i fondi necessari per la realizzazione dei due eventi ma ora mi chiedo: se si è stati così capaci di reperire decine di mila euro perché non si riescono a trovare qualche migliaio di euro per asfaltare e pulire Strada Ombrosa? Una via cittadina piena di buche che sembrano delle voragini, semi sommersa da arbusti ed erbacce completamente in stato di abbandono. Credo che come è giusto che Chieti centro  debba beneficiare di tutte quelle iniziative promosse dall’amministrazione che producono vere e  proprie boccate di ossigeno  economico e momenti di svago, altri cittadini che pagano le tasse, che vengono versate nelle casse comunali, debbano usufruire di servizi (almeno minimi) ed avere la sicurezza di rientrare a casa senza fare gimcane e non correre il rischio di rompere ammortizzatori, coppe dell’olio eccetera. In più,  Strada Ombrosa è completamente al buio nonostante vi siano stati istallati i pali della luce, e allora mi chiedo, ma soprattutto lo chiedo al sindaco e all’assessore Colantonio, se residenti di questa Via avranno l’obbligo di pagare la quota dell’illuminazione pubblica prevista nella Tares? Sarebbe opportuno da parte dell’amministrazione dare una  risposta. E non solo a me!”.

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