San Vito Chietino, Patrizia Angelozzi ospite della rassegna ‘Le parole sono pietre’ con ‘Il confine umano’

San Vito Chietino. Migranti, rifugiati, richiedenti asilo: questi i temi dell’incontro di venerdì 16 marzo con la scrittrice Patrizia Angelozzi, ospite della rassegna “Le parole sono pietre” organizzata dal Comune di San Vito Chietino. L’evento si terrà nella Sala Consiliare (largo Altobelli, 1) alle ore 18. Con l’autrice dialogherà Sandro de Nobile, intermezzo musicale a cura de Il Nero e il Bianco.

 Patrizia Angelozzi raccoglie, nelle pagine di delicata e drammatica attualità de “Il confine umano – vite in cerca di pace” (Ianieri Edizioni), sette storie vere di rifugiati richiedenti protezione internazionale, arrivati in Italia nei centri di accoglienza dall’Afghanistan, Iraq, Somalia, Palestina, Siria e Pakistan: sette frammenti di vita, sette confini ma, in fondo, un solo confine, quello umano.

 Nel volume, realizzato con la collaborazione del Consorzio Matrix e col patrocinio della Prefettura di Chieti e di Amnesty International Italia, è possibile riscoprire temi semplici, naturali che a volte sembrano non far più parte del nostro senso: Il profumo, L’attesa, Imparare, Il futuro, In cerca di pace, Senza possibilità, A casa. Storie, queste, che fanno annusare motivi e sensazioni rinchiusi in quel limbo, chiamato Centro di accoglienza.

 Patrizia Angelozzi si occupa di comunicazione sociale, editoria ed è docente di scrittura creativa. Da molti anni collabora con quotidiani e siti di formazione e approfondimento per il sociale. Ha scritto: “Senza virgola senza punto accapo”, prefazione di Walter Veltroni (Sovera Edizioni); “Il valore di ognuno”, prefazione dell’Emerito Cardinale Ersilio Tonini (Sovera Edizioni); “Ti racconto una storia” (Edizioni Didattiche Gulliver); “Senza amore si muore”, racconto breve vincitore del Premio Speciale della giuria al Premio Nazionale “Histonium”, per la sezione dedicata alla violenza alle donne. Nel 2017 ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Borgo Albori” Gran Galà della Cultura nella sezione Letteratura per il sociale ed è arrivata finalista, con “Il confine umano”, al Premio Carver per la Saggistica.

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