‘Amore Emana’ di Anila Hanxhari a San Vito Chietino

San Vito Chietino. Venerdì 16 febbraio, alle ore 18, presso la sala consiliare, terzo appuntamento con “Le parole sono pietre”: il Prof. Massimo Pasqualone presenterà il libro di poesia “Amore emana” (Meta Edizioni), presente l’autrice, AnilaHanxhari. Dalla prefazione di Davide Rondoni: Per prima cosa viene lo stupore. Dinanzi a una poesia così ricca, viva, immaginosa.

 Qui Anila tenta un’opera impossibile, una sorta di dialogo in versi sull’amore – un dialogo di cui lei è voce e anche destinataria, in una furiosa corsa tra specchi e rifrazioni di sé.

 Un libro sapienziale, dai toni a tratti filosofici e didascalici, ma innanzitutto un libro che erompe da dentro una vissuta esperienza d’amore indagata con animo incandescente e ciglio asciutto. Mai svenevole, mai intimistico. Il contrario di qualsiasi corrente e usuale diario d’amore.

 Non finisce mai di stupire AnilaHanxhari, scrive Massimo Pasqualone, e con questo ultimo libro, Amore Emana, mette in campo, da un lato, tutta la sua potenza ermeneutica, che utilizza la poesia, il verso, la parola poetica, per dire l’amore; dall’altro, come evidenziato chiaramente da Davide Rondoni nella prefazione, i grani del rosario si susseguono come altrettante meditazioni filosofiche, in una triade (Io-amore-Dio) che declina l’amore in mille modi, verso ciò che è e ciò che non è.

 La poetessa ha fame dell’infinito e la poesia è una donna tragitto che utilizza, come scritto dal prefatore, schegge lucenti ed aspre della poesia.

 Ed allora versi su versi, di stampo aforismatico, sapienziale, filosofico, capaci di scalfire il tempo e la storia, quando la libertà decide di essere amore e la passione cerebrale diventa materia del cielo e l’amore mette un corvo all’umiliazione e la mancanza ha ore fitte.

 La poetessa sa bene che Dio gioca a dadi con la sua anima, anima che mai si frantuma, anima che si ricompone nei mille rivoli di una parola poetica lancinante, sofferente, persino accogliente nella sua imperturbabile bellezza, mai dimentica del ruolo di ognuno e ciascuno, sempre alla ricerca della bellezza che è nascere e tornare principio, bellezza che si fa luce, resina, radice, nella comune consapevolezza, dice Anila, che ci sono dolori che stanno in agguato. Sempre.

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