Tua Lanciano gomma, sciopero dei lavoratori

Lanciano. La prima azione di sciopero di 4h del 15 dicembre 2021 proclamata da codeste OO.SS chiesta a gran voce dai lavoratori della Unità di Produzione di TUA Lanciano, divisione gomma, è il fallimento di due anni di tentativi di conciliazione e richieste di interventi delle Rappresentanze Aziendali al fine di segnalare le numerose discrasie presenti nel perimetro aziendale.

Eppure sin dall’ottobre 2019, era stata la stessa direzione aziendale ad invocare una maggiore collaborazione e tolleranza da parte delle maestranze in previsione di qualche mese di lavori strutturali da mettere in cantiere, ma a fronte di una palesata disponibilità da parte dei lavoratori, è corrisposta una lunga serie di esperimenti pilota: dall’attivazione delle richieste di risarcimento danni ai conducenti, da un licenziamento di natura disciplinare, per non parlare dell’affidamento a privati di intere residenze di lavoro non proprio marginali. Citiamo a titolo di esempio il caso di Pizzoferrato dove si contavano poco meno di 90 abbonamenti annuali di operai Sevel.

Un atteggiamento aziendale tutt’altro che disponibile alla reciproca collaborazione che ha ingenerato una produzione di istanze sindacali che supera di gran lunga quelle prodotte nei restanti territori e nelle quattro province in cui opera TUA.

Tra le numerose segnalazioni e denunce inoltrate dalle scriventi Organizzazioni Sindacali, ci preme ricordare le pessime condizioni lavorative conseguenti alla messa in sicurezza e l’installazione di un pozzetto sifone per l’impianto ‘’prima pioggia’’ del Deposito Autolinee sita in via Follani Z.I. Lanciano. Eppure ancora oggi e a distanza di 2 anni ben 106 conducenti sono costretti ad usufruire di un box in lamiera di quelli usati nei cantieri stradali provvisori, ubicato nei pressi di quello che era il deposito autolinee della prestigiosa SANGRITANA. E sempre in tema di sicurezza, sono rimaste inascoltate anche le gravi segnalazioni indirizzate ai vertici aziendali concernenti manovre non proprio in linea con quanto previsto dal Codice della strada cui vengono sottoposti i conducenti impiegati in località Montenerodomo, costretti addirittura ad effettuare assurde manovre di retromarcia in condizioni alquanto precarie e di difficoltà.

Inoltre la mancanza di ambienti adeguati destinati ad uso del personale, ha acuito ancor di più il disagio per i lavoratori che prendono servizio alle 3 di notte per terminare alle 16 senza avere la possibilità di fruire di spazi idonei anche per consumare dignitosamente un semplice panino.

Chiediamo pertanto a gran voce l’uniformità di trattamento con le altre sedi di TUA SpA; i tanti comunicati nonché proposte che queste sigle hanno fatto alla Direzione di TUA Lanciano, rimaste sempre inascoltate, hanno per contro prodotto un forte irrigidimento della gestione di aspetti contrattuali vedendo anche limitare persino i cambi turno tra colleghi, unico strumento per conciliare famiglia lavoro. Nessuno si sarebbe mai aspettato che la fusione delle 3 ex Aziende di traporto pubblico potesse deturpare una realtà che era il fiore all’occhiello di questo territorio.

Non a caso nell’ultimo tentativo di conciliazione e a fronte di un progressivo decadimento delle relazioni sindacali, ci siamo trovati costretti a chiedere l’intervento e la partecipazione delle nostre Segreterie Regionali.
E anche in questa circostanza e nonostante la “documentata fatiscenza” in cui versa l’unità di produzione di Lanciano comprovata da articoli di stampa a firma di esponenti politici che viaggiano solitamente sugli autobus di TUA, si continuano a sbandierare per la sede di Lanciano investimenti per 430mila euro, 40 mezzi nuovi e 24 tetti da sostituire agli autobus obsoleti e caratterizzati da frequenti infiltrazioni di acqua piovana.

In definitiva il correttivo utilizzato in questo territorio sembra essere più ‘’la caccia alle streghe’’ per redimere la fuga di notizie, piuttosto che un reale obiettivo per migliorare la condizione in cui versa l’unità di produzione Tua di Lanciano.

Una tesi comprovata se vogliamo da un repentino aumento dei controlli aziendali nei confronti del personale, al quale abbiamo assistito subito dopo il tentativo di conciliazione verificatosi in Prefettura. Quella stessa scrupolosa attenzione agli orari di transito dei mezzi e degli arrivi dei conducenti al mattino che guarda caso non abbiamo tuttavia riscontrato analogamente per le condizioni lavorative dei dipendenti e per la qualità del servizio percepita dai passeggeri.

La mancanza da due anni di personale, il continuo ricorrere al lavoro somministrato (qui a Lanciano al massimo limite previsto dalle norme), il blocco dei trasferimenti degli operatori di esercizio aventi diritto ai riavvicinamenti come da Contratto TUA, il diniego delle ferie richieste per mancanza di autisti, sono gli altri fattori che non vedono da tempo soluzione e che ci hanno indotto a proclamare lo sciopero.

Soprattutto nel delicato contesto storico che stiamo attraversando, queste organizzazioni sindacali non possono più tollerare un simile atteggiamento autoritario peraltro esercitato nell’unità di produzione territoriale di TUA che desta nelle peggiori condizioni in particolare dal punto di vista infrastrutturale.

Non sta a noi ricercarne le responsabilità individuali, ma è del tutto evidente che non possiamo permettere che si neghi ancora l’evidenza, né di essere screditati e torchiati dopo due anni di istanze e denunce scritte.

L’impianto di prima pioggia che è stato parte dei famosi lavori di messa in sicurezza del deposito di Lanciano, è l’unico adempimento, quasi ultimato, che però non ha migliorato il rispetto della DIGNITA’ dei Lavoratori, che ad oggi con molta fatica stanno continuando a sopperire a quanto sopra.

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