Gioco inclusivo donato al Comune di Chieti

Chieti. Un pomeriggio all’insegna dello svago e della spensieratezza è stato quello di domenica 22 agosto, che ha visto vari artisti esibirsi alla Villa Comunale di Chieti nell’ambito dell’evento “Divertiamoci un mndo!”, organizzato e sovvenzionato da Diritti Diretti, la onlus fondata da Simona Petaccia, per ricordare a tutti l’importanza dell’educazione all’accessibilità, all’uguaglianza e alle differenze per una società più equa e coesa. A sottolineare questa visione, l’appuntamento più significativo che ha chiuso il plurievento: l’inaugurazione di una struttura ludica inclusiva di ultima generazione per tutti i bambini, donata da Diritti Diretti al Comune di Chieti.

Un pubblico numeroso ha risposto con calore e partecipazione a tutte le performance proposte. Al Museo Universitario la mostra sensoriale, tuttora attiva, ha accompagnato i visitatori in una dimensione inedita. Alla Villa, la band “Lu blues” (Sandro Di Muzio, Fabrizio Di Muzio, Gianluca D’Aurizio, Max Torto) ha richiamato l’attenzione del pubblico con la sua miscela di blues-funk-folk rigorosamente in dialetto abruzzese. Poco distante, “CuntaTerra” (Marcello Sacerdote e Sebastian Giovannucci), con la sua “Terra di racconti”, ha incantato con le sue narrazioni, i suoi suoni e i suoi canti nati dalla nostra terra. Poi si sono succeduti Riccardo Iezzi e Francesca Di Salvatore (“Le Tre Melarance”), con “De-molire. Togliere peso”, una breve pièce teatrale per riscoprire la nostra tradizione e trasmettere con un linguaggio nuovo un sapere antico. Infine, una partecipata performance curata da Anna Anconitano, che ha proposto un percorso ispirato ad alcune danze tradizionali attraverso concetti inclusivi, dimostrando che anche la danza può essere per tutti.

A concludere l’appuntamento, il gesto più significativo: l’inaugurazione della struttura ludica inclusiva di ultima generazione donata da Diritti Diretti al Comune di Chieti e posizionata nell’area giochi della Villa Comunale. Peccato però che al taglio del nastro non sia stata presente, contrariamente a quanto concordato, nessuna autorità a rappresentanza del Comune, che in quanto destinatario non soltanto del dono ma anche di tutto il pomeriggio di festa, ha mostrato di non saper apprezzare lo sforzo di una libera associazione senza scopo di lucro che opera per i suoi cittadini.

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